Ecco come le norme europee uccideranno la passione per l’auto sportiva

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Tom's Hardware Italia ECONOMIA

L'Unione Europea impone norme sempre più severe sulle emissioni di CO₂ e spinge l'industria automobilistica verso l'adozione di veicoli elettrici, sollevando preoccupazioni tra gli appassionati di auto sportive. La transizione verso un futuro più sostenibile mette in discussione il futuro delle auto ad alte prestazioni, note per motori potenti e sound emozionanti. Questa evoluzione normativa rappresenta una sfida significativa per il settore delle auto sportive, che deve ripensare i propri modelli per adattarsi ai nuovi standard ambientali. (Tom's Hardware Italia)

Ne parlano anche altre testate

Lo dicono anche i 'piccoli', quelli che compongono l'indotto e che popolano l'universo dell'automotive. Bisogna spostare lo stop alla produzione di vetture con motore endotermico fissato dall'Europa... (Virgilio)

CNA Piemonte ha espresso preoccupazione per il rischio che il passaggio forzato all’elettrico entro il 2035 - con lo stop alla produzione di motori endotermici - possa minacciare la sopravvivenza di molte piccole e medie imprese della regione. (Torino Cronaca)

E convocare a Palazzo Chigi i vertici di Stellantis. Dopo un anno passato a fare e disfare possibili intese sui livelli di produzione auto, a immaginare un nuovo sistema di incentivi e a corteggiare produttori cinesi, Urso vuole essere ricordato come il primo all’assalto del Green Deal. (la Repubblica)

Roccasecca – Crisi automotive, Sacco: “Ripensare il modello di sviluppo del territorio”

Il “non paper” italiano sul futuro dell’auto in Europa vuole la revisione immediata delle misure approvate con il Green Deal, abbraccia punto per punto le lamentele dei produttori sulle possibili sanzioni e cerca l’ok in extremis ai biocarburanti. (Rinnovabili)

Il governo Meloni è pronto a battersi per rinviare l'addio ai veicoli a benzina, con un piano che ha l'obiettivo di far ripensare all'Ue i paletti decisi negli scorsi mesi. (Virgilio)

“La crisi del settore dell’automotive è preoccupante ed è il riflesso di dinamiche mondiali difficili da governare a livello locale. Combattiamo per difendere lo stabilimento di Piedimonte San Germano, nel contempo però va ripensato il modello di sviluppo del territorio”. (Frosinone News)