Argentina: il prezzo sociale dell’austerity di Milei
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La congiuntura macroeconomica in Argentina sta lentamente migliorando, ma la situazione sociale rimane drammatica. L’inflazione sta scendendo, i conti pubblici sono migliorati e il Prodotto interno lordo dovrebbe tornare a crescere nel 2025, ma la povertà rimane molto elevata. L’amministrazione di Javier Milei ha ridotto molte uscite del bilancio pubblico nazionale e ha aumentato alcune voci meno del tasso d’inflazione, che quindi sono diminuite in termini reali. (ISPI)
Se ne è parlato anche su altri media
Su base annua, il rallentamento c’è stato lo stesso, ma al 193%. Sono trascorsi esattamente undici mesi dall’insediamento di Javier Milei “el loco” alla presidenza argentina e dall’inflazione continuano a giungere notizie sempre più rassicuranti. (InvestireOggi.it)
Il presidente argentino Javier Milei ha affermato che il paese sudamericano ha superato la recessione economica e sta mostrando segnali di ripresa, sebbene in un contesto di crescente povertà che colpisce il 52,9% della popolazione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il consumo privato al dettaglio ha ripreso a crescere in Argentina ad ottobre ad un ritmo del 2,9% su anno dopo 20 mesi di contrazione ininterrotta secondo dati della Confederazione argentina delle medie imprese (Came). (ANSA Brasil)
Javier Milei si è definito un anarcocapitalista a lungo termine e un miniarchico a breve termine. Al momento della sua elezione, l’Argentina era sull’orlo della peggiore crisi della sua storia perché si registravano squilibri peggiori rispetto alle tre precedenti crisi argentine. (Nicola Porro)