Sinner, la Wada e la teoria bayesiana della verità

C'è un caso Italia per il Clostebol? Jannik Sinner ha vinto l’ultimo Slam della stagione, l’Open degli Stati Uniti, in sospensione: tra un diritto incrociato e una mail degli avvocati. Per la WADA, l’Agenzia Mondiale dell’Antidoping, c’erano (in teoria) ventuno giorni per appellarne l’assoluzione, datata 21 agosto, dall’accusa di doping. Poi i ventuno giorni sono passati ma la WADA, sfruttando una proroga di 10 giorni per aver richiesto ulteriore documentazione sul caso all’ITIA (Agencia Internazionale per l’Integrità del Tennis), ha successivamente fatto appello. (Rivista Contrasti)

Ne parlano anche altri giornali

– Saranno settimane difficili per Jannik Sinner che dovrà giocare con la spada di Damocle del ricorso Wada sulla nota vicenda Clostebol. (Quotidiano Sportivo)

Non si raggiunge per caso la prima posizione del ranking mondiale del tennis se non si posseggono delle qualità fenomenali, impossibili anche soltanto da immaginare per una persona normale. (La Gazzetta dello Sport)

SINNER, LA FINALE E L'(ASSURDA) INSIZIONE WADA (TV7 Triveneta)

Ambesi riassume in poche parole un comunicato della ITIA, andando poi a spiegare la situazione con WADA: “Itia dice: ‘Abbiamo rispettato le norme vigenti, la procedura, il tribunale che ha deliberato era indipendente, la sentenza ha sancito l’assenza di colpa e di negligenza’. (OA Sport)

“Non è una situazione in cui mi fa piacere trovarmi, è delicata e difficile e anche diversa. Quel che so però è che non ho fatto nulla di male e questo già mi aiuta un po’ a tenere la testa alta”, ha spiegato l’azzurro. (OglioPoNews)

L’Agenzia mondiale dell’antidoping ha deciso di fare ricorso al TAS, dopo l’assoluzione completa da parte dell’ITIA sulla questione. Il n.1 del mondo si augurava di essersi messo alle spalle l’incubo della positività al Clostebol, ma nelle giornate a Pechino (Cina) le preoccupazioni sono riaffiorate per quanto stabilito dalla WADA e comunicato al giocatore il 26 settembre. (OA Sport)