Cittadini sempre più preoccupati per le condizioni della sanità pubblica
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Gli italiani sono sempre più preoccupati dalla crisi in cui versa la sanità pubblica, con la maggioranza di essi che non la ritiene più in grado di rispondere, da sola, a tutti i loro bisogni in fatto di salute. A rilevarlo è l’ultima indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, che con l’istituto di ricerca Nomisma ha interrogato in merito un campione di 1.346 persone in tutto il territorio nazionale. (altovicentinonline.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
In generale la situazione è positiva in quanto per tutte le altre visite monitorate su prescrizione del ministero della Salute i tempi sono rispettati mantenendo una media vicina al 90 per cento nelle diverse classi di priorità. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Italiani sempre più preoccupati dalla crisi in cui versa la sanità pubblica, con la maggioranza che non la ritiene più in grado di rispondere da sola ai loro bisogni in fatto di salute. Dopo le indagini pubblicate durante l’anno su welfare aziendale e patologie croniche, UniSalute – award sponsor della recente edizione 2024 dell’Health Insurance Summit – ha pubblicato oggi i risultati di una nuova survey condotta dal proprio Osservatorio Sanità, insieme a Nomisma, su 1.346 cittadini tra 18 e 70 anni, stratificati per sesso e area geografica. (PLTV)
Sono solo alcune delle motivazioni per cui gli anziani rinunciano a curarsi. “La visita costa troppo, magari prenoto tra qualche mese”. (il Giornale)
Escludendo dall’indagine quelli che hanno dichiarato di non aver avuto bisogno di visite o esami, la percentuale degli over 65 che ha rinunciato a prestazioni necessarie sale al 23%. Il 61% non ha invece rinunciato a nessuna prestazione e il 21% ha appunto dichiarato di non averne avuto bisogno. (Vanity Fair Italia)
E’ il quadro che emerge dal terzo Rapporto civico sulla salute, presentato da Cittadinanzattiva al ministero della Salute. Ed è un quadro che il ministero conosce bene: è proprio sulla base di questi dati (senza dubbio terrificanti) relativi al 2023, che il Governo ha studiato il piano per oliare le attese nella sanità pubblica. (il Giornale)
“Per ben 60 mila persone, oltre il 21% dell’ intera popolazione regionale, è impossibile raggiungere il pronto soccorso entro 30 minuti. – dice Notarangelo – Altro che Decreto Molise e sanità migliore, ad oggi i nostri concittadini rischiano di non ricevere assistenza tempestiva in caso di emergenza. (Molise Network)