Alberto Angela: perché la critica di Aldo Grasso sui «luoghi comuni» e la «retorica» è ingiusta
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Il bello della televisione di Alberto Angela è sempre stato non dare niente per scontato e utilizzare un linguaggio accessibile a tutti in modo che chiunque potesse seguire le sue spiegazioni e si lasciasse rapire dal suo racconto. Scegliere di non utilizzare dei termini sofisticati che Alberto Angela naturalmente conosce è una scelta consapevole per non precludere la visione dei suoi programmi a un pubblico non attrezzato come lui, e un po' stupisce che Grasso trascuri un dettaglio del genere, visto che Alberto Angela in questo ci sembra molto simile a una figura storica che il critico conosce bene: quella di Alberto Manzi che, negli anni Sessanta, istruiva il pubblico televisivo abbattendo in modo massivo l’analfabetismo degli adulti in quegli anni. (Vanity Fair Italia)
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