A Venezia arrestato l’assessore Boraso, indagato il sindaco Brugnaro

Venezia, 16 lug. – L’assessore alla mobilità del Comune di Venezia, Renato Boraso è stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla Guardia di Finanza di Venezia, le accuse per l’assessore sono di corruzione e appalti.Al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro la Procura di Venezia ha inviato un avviso di garanzia. Da quanto si apprende l’indagine della Guardia di Finanza ha portato all’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere e sette agli arresti domiciliari. (Agenzia askanews)

Se ne è parlato anche su altre testate

La vicenda riguarda l’area dei Pili. Stando alle indagini, come emerge dal decreto, Brugnaro, Ceron e Donadini con… (La Nuova Venezia)

ORE 11 Tra gli indagati anche il direttore generale di Avm Giovanni Seno per una vicenda che riguarderebbe alcuni appalti Actv. (tviweb)

Lo afferma in una nota il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, "a seguito - spiega - della ricezione di un avviso di garanzia". "Sono esterrefatto! In cuor mio ed in coscienza, so di aver sempre svolto e di continuare a svolgere l'incarico di sindaco come un servizio alla comunità, gratuitamente, anteponendo sempre gli interessi pubblici". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Renato Boraso, chi è l'assessore di Venezia arrestato per tangenti: il «Mister preferenze» del no al tram finito a dirigere la mobilità del Comune

Oltre a Brug… Giudiziario a Venezia, dieci anni dopo lo scandalo del Mose. (la Repubblica)

La Guardia di Finanza più di un paio d’anni sta indagando sulle accuse lanciate dall’imprenditore Claudio Vanin contro il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e l’assessore Renato Boraso per le vicende legate al futuro dell’area dei Pili (di proprietà del primo cittadino, ma dal 2017 in un blind trust) e alla vendita dei palazzi Donà e Papadopoli dal Comune al magnate di Singapore Ching Chiat Kwong. (Corriere della Sera)

È stato di volta in volta «Mister preferenze», capopopolo della rivolta contro il tram con la protesta diventata celebre per la sedia piazzata sui binari, enfant prodige della destra che a 23 anni vinse la prima elezione nel quartiere di Favaro – più che un luogo di residenza, un’identità e una appartenenza – per 31 anni di fila nelle istituzioni, 27 in consiglio Comunale e mai un’elezione persa. (Corriere della Sera)