Bonus edilizi: cessione del credito e sconto in fattura
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Il Superbonus è oramai al “canto del cigno”. Il disegno di legge avente ad oggetto la manovra economica 2025 prevede anche la cancellazione del meccanismo del décalage. Non sarà più possibile fruire del Superbonus nell’anno 2025, neppure con l’applicazione della minore detrazione del 65 per cento,… (Fiscal Focus)
La notizia riportata su altre testate
La questione, posta al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), ha trovato una risposta chiarificatrice che coinvolge aspetti normativi e fiscali fondamentali. Il tema delle “forniture a piè d’opera” nel calcolo del limite del 30% del SAL (Stato di Avanzamento Lavori), essenziale per accedere alle opzioni di cessione del credito o sconto in fattura previste dal Superbonus, ha recentemente sollevato dubbi interpretativi. (Edilizia.com)
Per accedere allo sconto in fattura o alla cessione del credito del Superbonus va raggiunto un SAL del 30%. Ma cosa rientra in questo conteggio? Foto di Annette da Pixabay (Rinnovabili)
La sottosegretaria di Stato per l’economia e le finanze, Sandra Savino, ha risposto il 12 novembre in commissione Finanze della Camera all'interrogazione n. 5-03091 del M5S circa l’inclusione delle « forniture a piè d’opera » nel calcolo del limite del 30 per cento previsto in materia di cessione del credito e di sconto in fattura. (Build News)
39/2024, disponenti l’ulteriore riduzione dei residui margini di praticabilità delle opzioni di cessione del credito e di sconto in fattura, ex articolo 121, D.L. A fronte della persistente latitanza di utili chiarimenti da parte dell’Agenzia delle entrate, restano numerose le questioni interpretative ancora aperte, in relazione alle norme dell’articolo 1, comma 5, D. (Euroconference NEWS)
Privilegiando un’interpretazione letterale non del tutto aderente alla ratio della norma e al principio di tutela del legittimo affidamento del contribuente, gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate sembrano considerare insufficiente il sostenimento delle sole spese professionali (ad esempio studi preliminari e perizie) entro il 30 marzo 2024 al fine di “disinnescare” le nuove restrizioni previste dal D. (MySolution)
L’articolo 1, comma 5, del Dl 39/2024 blocca le opzioni di cessione e sconto per gli interventi per i quali al 30 marzo 2024 “non è stata sostenuta alcuna spesa, documentata da fattura, per lavori già effettuati“. (BibLus)