Cuore e fegato trapiantati in blocco: maratona di 12 ore in sala operatoria alle Molinette, è la prima volta in Italia

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La Stampa INTERNO

E’ il primo trapianto in Italia di un blocco multiorgano cuore-fegato. A riceverlo, presso l'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, una donna di 38 anni proveniente da Roma, colpita da una grave cardiopatia congenita, che era stata già più volte operata al cuore. Doppio danno La malattia cardiaca malformativa, indagata dal cardiologo pediatrico dottor Giuseppe Annoni dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, le aveva causato nel tempo un danno sempre più pronunciato anche al fegato, diagnosticato e curato dall’epatologa dottoressa Silvia Martini delle Molinette). (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

Il trapianto del cuore e del fegato in blocco, come fossero un unico organo, ha salvato la vita a una donna cardiopatica di 38 anni, già più volte operata al cuore. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

A 38 anni era già stata operata più volte al cuore per una grave cardiopatia congenita. La paziente, proveniente da Roma, a causa della malattia cardiaca malformativa aveva infatti accusato nel tempo anche un danno sempre più severo anche al fegato ed era stata iscritta nella lista nazionale dei trapianti urgenti, che ha permesso di trovare un donatore idoneo per entrambi gli organi in poco tempo. (La Repubblica)

Un'operazione con pochissimi precedenti nel mondo: qualcuno negli Stati Uniti, ma nessuno di cui si abbia notizia in Italia e in Europa, eseguita alle Molinette, l'ospedale della Città della Salute di Torino (ilmessaggero.it)

Primo trapianto in Italia di blocco cuore-fegato salva giovane donna con grave cardiopatia congenita e malattia epatica

Pubblicità La paziente, originaria di Roma, era stata inserita nella lista nazionale dei trapianti urgenti a causa delle sue condizioni critiche. (la VOCE del TRENTINO)

Eseguito all’ospedale Molinette di Torino, è il primo caso di un simile intervento in Italia. Così è stata curata una donna di 38 anni, affetta da una grave cardiopatia congenita e già operata più volte al cuore in passato. (Corriere della Sera)

L’eccezionalità dell‘intervento, eseguito all'ospedale Molinette di Torino, sta nell‘aver mantenuto la normale connessione del cuore con il fegato, trapiantando il blocco come un solo organo. “Questo tipo di trapianto permette di minimizzare i tempi di sofferenza ischemica degli organi prima di essere trapiantati, offrendo così una migliore ripresa della loro funzione subito dopo il trapianto”, spiega una nota della Città della Salute di Torino. (Quotidiano Sanità)