Spente 135 vetrine in dodici anni: la desertificazione del centro storico

Spente 135 vetrine in dodici anni: la desertificazione del centro storico

Ben 135 vetrine spente nell’arco di dodici anni, 88 dal pre-Covid. Va un po’ meglio per alberghi, bar e ristoranti: dal 2012 ne sono spariti 15 e 37 dal 2019. Numeri comunque impietosi che vedono Mantova al 34° posto nella graduatoria dei Comuni italiani (poco meno di 8mila) che hanno perso più negozi al dettaglio tra il 2012 e il 2024, con un calo del 26%, percentuale più alta della media nazionale e regionale. (gazzettadimantova.it)

Ne parlano anche altre fonti

Una situazione che sembra degenerare in Italia. Caos totale e cosi assolutamente non si può andare avanti. (Temporeale Quotidiano)

Un’analisi condotta sulla desertificazione del commercio al dettaglio nelle città e nei principali centri dello Stivale, partendo dalla banca dati ufficiale delle Camere di Commercio relativa alla nati-mortalità delle imprese commerciali. (ilmattino.it)

ìLa desertificazione commerciale continua a rappresentare una criticità per i centri urbani siciliani, incidendo negativamente sull'economia e sul tessuto sociale. Tuttavia, segnali positivi emergono dal settore dell'alloggio e della ristorazione, che negli ultimi anni ha registrato una crescita significativa, modificando il paradigma dello sviluppo economico regionale. (Tp24)

Commercio, in un anno il Veneto ha perso 1.500 negozi: «Web, ipermercati e caro affitti, così muoiono i centri storici»
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La desertificazione commerciale in Italia tra il 2012 e il 2024 ha portato alla chiusura di quasi 118mila negozi e 23mila attività di commercio ambulante, aggravando la tristezza e l’insicurezza urbana, soprattutto nei centri storici. (AltaRimini)

Di desertificazione si parla spesso, ma i dati diffusi nei giorni scorsi sono impressionanti. (DM - Distribuzione Moderna)

Chi spegne la candela? Soprattutto i titolari di negozi di abbigliamento e scarpe, articoli sportivi, libri, dischi e prodotti per la casa, infine le nicchie di commercio al dettaglio... Per la maggior parte, si tratta di attività nei centri storici, molti nei Comuni capoluogo, moltissimi nei centri di media grandezza e nei paesi. (Corriere della Sera)