"Una balla la coperta corta. Meloni non prende dove deve". Parla Mari, capogruppo di Avs in commissione Lavoro della Camera

L’Abi ha dichiarato la sua disponibilità a eventuali misure che possano mettere a disposizione una maggiore liquidità per il bilancio dello Stato. “Tali misure dovranno essere di natura temporanea e predeterminata”, ha spiegato. Praticamente le banche, davanti al governo che non ha avuto il coraggio di tassarne gli extra-profitti, sarebbero disposte ora, con l’ok dell’esecutivo, a una sorta di contributo di solidarietà. (LA NOTIZIA)

La notizia riportata su altri media

Intanto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti presenta il piano strutturale alle parti sociali: a ottobre il voto delle Camere (Milano Finanza)

Non chiamatela tassa, ma contributo volontario. Dovrà essere «di natura temporanea e predeterminata, con effetti esclusivamente finanziari». Dovrà «salvaguardare il patrimonio e i bilanci delle banche» e non dovrà avere «effetti retroattivi per non operare la competitività delle banche operanti in Italia rispetto a quelle che operano in altri mercati europei». (il manifesto)

Si cercano risorse per la legge di Bilancio 2025, ma la strada che il governo vuole percorrere non è quella di imporre agli istituti di credito una tassa sugli utili record, registrati negli anni in cui l’inflazione si è mossa sulle due cifre percentuali. (Open)

Abi apre a un contributo sugli extraprofitti: maggior liquidità per il bilancio dello Stato. Ma precisa: sia misura temporanea

Un governo pavido e inetto". Siccome Meloni ha paura di tassare gli extraprofitti delle banche ottenuti da tassi e mutui, ora il primo passo lo hanno fatto addirittura gli Istituti di credito! Altro che premier underdog e antisistema. (Il Messaggero Veneto)

Il nuovo fronte che Forza Italia ha aperto rimanda direttamente ad Arcore ed ha un'eco fortissima sulle dinamiche della Pisana (AlessioPorcu.it)

Il governo studia un prelievo solidale dell'1-2% sugli utili degli ultimi 12-24 mesi (Milano Finanza)