Eredità Agnelli: i soldi (in nero) della nonna nelle miniere d'oro

Eredità Agnelli: i soldi (in nero) della nonna nelle miniere d'oro
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Più finanziere che industriale: John Elkann è questo e non lo nasconde certamente. Se la produzione di auto è un problema - i conti finanziari di Stellantis però no, almeno fino a oggi -, non è così per gli investimenti di natura prettamente finanziaria. Merito della Provvidenza? In parte, pare proprio di sì. Della Provvidenza alimentata con i soldi dei nonni, soldi nascosti all'estero e ora al centro della battaglia per l'Eredità Agnelli. (Torino Cronaca)

Su altri media

I fratelli Elkann sono stati accusati di presunta evasione fiscale e frode nei confronti dello Stato in relazione all'eredità della famiglia Agnelli. Scopriamo quali stratagemmi potrebbero aver utilizzato (Brocardi.it)

Era nascosto in un sottofondo, il tesoro segreto di Gianni Agnelli. Un sottofondo finanziario, basato in Lussemburgo, con un patrimonio schermato da due trust delle Bahamas e gestito da una fiduciaria del Liechtenstein. (Il Giornale d'Italia)

Una strategia curiosa quella di La7, che non realizza aggiornamenti sulle questioni giudiziarie degli Elkann - il decreto di sequestro per quasi 75 milioni agli Elkann, a John, Lapo e Ginevra, tutti indagati per evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato - sull'Eredità Agnelli, ossia quella di Donna Marelli fatta di denaro, conti offshore, gioielli, ma anche le quote della società semplice Dicembre che permette il controllo dell'impero ex Fiat. (Torino Cronaca)

Agnelli, stipendi in nero e tasse non pagate sulla villa di Marrakech

È uno dei suggerimenti che l’avvocato Peter Hafter indica a John Elkann in una mail datata 8 luglio 2011 in cui si discute del cambio di residenza di Marella Caracciolo, da Saint Moritz a Lauenen (Gstaad). (Corriere della Sera)

Prima dipendente Fiat, poi segretaria, assistente personale e capo del cosiddetto “family office” degli Agnelli. Che le pagavano anche parte dello stipendio in nero: è il “ritratto” di Paola Montaldo che emerge dalle 99 pagine del decreto di sequestro da 74.8 milioni a carico dei fratelli Elkann, del presidente della Juve, Gianluca Ferrero, e del notaio Urs Von Grueningen. (Torino Cronaca)

I tre nipoti prediletti sono i soci (nonché effettivi beneficiari alla data del 30 settembre 2019) della Juky, che prende il nome dell’adorato cane giapponese di razza akita di Donna Marella. Una dimora nella quale erano «conservati quadri e gioielli» di “lady Fiat”. (ilmessaggero.it)