Boccia sfida Meloni: “Ho un nome e un cognome”
ROMA Gennaro Sangiuliano non vuole dimettersi, Giorgia Meloni non vuole mettere mano al suo governo. Almeno per ora. La premier, come ha dimostrato anche per altri scandali che hanno riguardato ministri, preferisce proseguire con la stessa squadra, nei limiti del possibile. A Palazzo Chigi hanno segnato, al momento, una linea rossa: difesa di Sangiuliano, fino a che non spuntino risvolti penali della vicenda. (La Stampa)
La notizia riportata su altre testate
Con la cena inaugurale al Cortile antico, lunedì 2 settembre, ha preso il via la 42esima Festa della cipolla di Cannara, organizzata dall’Ente Festa della cipolla con il contributo del Gal Valle Umbra e Sibillini e in programma fino al 15 settembre (con una pausa lunedì 9). (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Nessuna spesa da parte del Ministero per la donna, si era difeso, ma via Instagram Boccia ha subito smentito questa versione: «Io non ho mai pagato nulla», le sue parole. E adesso l'attenzione è tutta su questa misteriosa figura che molti descrivono vicinissima a Sangiuliano e che sui social si è definita in un post “Consigliere del Ministero per i grandi eventi”, smentita però proprio dalla Sede del Collegio Romano. (ilmessaggero.it)
E anche dei candidati alla successione. Perché l’imprenditrice di Pompei sarebbe in possesso di audio e video «compromettenti». (Open)
La premier, al programma di Paolo del Debbio su Rete4, dice che lui le ha spiegato di aver valutato un «incarico di collaborazione non retribuito» per la signora Maria Rosaria, ma di aver poi deciso diversamente. (il Giornale)
Cosa possiamo imparare dalla vicenda grottesca del ministro Gennaro Sangiuliano e della sua consigliera fantasma Maria Rosaria Boccia di cui si occupano da giorni i giornali? (non le tv, le tv sono in qualche modo vicine al governo e se ne sono occupate solo per registrare la rassicurazione posticcia del ministro alla premier Meloni: non ha visto carte segrete, non abbiamo speso un euro per lei. (la Repubblica)
Giorgia Meloni e, più in basso, un’immagine di Pinocchio. A seguire due documenti “riservati” sul G7 di Pompei. (la Repubblica)