Aurora, Sara e Samuel morti per venti euro al giorno nella fabbrica abusiva esplosa a Ercolano: ma è legale intestare l’azienda alla figlia di 13 anni come ha fatto il proprietario?
Euro al giorno, il salario. 26 anni, l’età delle due gemelle, Aurora e Sara. 18, quella di Samuel. Nel pomeriggio di lunedì 18 novembre, per 20 euro al giorno, due ventiseienni e un diciottenne sono morti in seguito all’esplosione di una fabbrica abusiva a Ercolano, in via Petacca. Aurora e Sara, di Marigliano, erano cresciute senza il padre. Aurora ha una figlia di cinque anni, che oltre a sua madre ha perso una zia con cui, dicono, era molto legata. (MOW)
La notizia riportata su altri media
"Non era il primo giorno di lavoro, tutte bugie. Le mie sorelle lavoravano da mesi con i fuochi d’artificio. (MARIGLIANO.net)
PUBBLICITÀ (Internapoli)
Mamma Rosita di anni ne ha 17, e con lei c'è una bimba di pochi mesi che dovrà crescere senza conoscere suo padre. (leggo.it)
Perché Samuel, Sara e Aurora sono il tragico esempio dei troppi giovani italiani costretti ad accettare lavori impossibili perché non trovano altro. Ma la loro morte, scrive Elena, è tutto fuorché marginale. (Corriere della Sera)
Lo sfruttamento dei lavoratori nella polveriera illegale di Ercolano e la caccia ai registi dell’affare che doveva portare sulle bancarelle di Capodanno petardi di tipo “Rambo” entrano nell’inchiesta sull’esplosione costata la vita a tre giovani lavoratori impiegati in nero in un laboratorio fantasma. (La Repubblica)
Esplosione in fabbrica ad Ercolano, Ruotolo (Pd): "Basta bare bianche" L'europarlamentare: non basta indignarsi, serve investire sulla sicurezza (Ottopagine)