E’ morta Ines, 51enne malata di sclerosi multipla, costretta a recarsi in Svizzera per il suicidio assistito dai ritardi dell’Asl

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Repubblica INTERNO

“Ines” (nome di fantasia), donna lombarda di 51 anni, affetta da quasi vent’anni da sclerosi multipla, è morta martedì mattina in Svizzera, dove ha avuto accesso al “suicidio medicalmente assistito”. È stata accompagnata da Claudio Stellari e Matteo D’Angelo, iscritti a “Soccorso Civile”, l’Associazione che fornisce l’assistenza alle persone che hanno deciso di porre fine alle proprie sofferenze all’estero, e di cui è presidente e responsabile legale Marco Cappato (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

La 51enne lombarda affetta da quasi vent’anni da sclerosi multipla, è stata accompagnata da Claudio Stellari e Matteo D’Angelo, iscritti a Soccorso Civile, che fornisce l’assistenza alle persone che hanno deciso di porre fine alle proprie sofferenze all’estero, e di cui è presidente e responsabile legale Marco Cappato (Il Fatto Quotidiano)

Ho dolori veramente insopportabili. "Il mio corpo non risponde più a nessuna delle mie richieste. (IL GIORNO)

Si è aperto in commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd) l’iter di approfondimento sulla proposta di legge di iniziativa popolare sulle “procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte Costituzionale 242/2019”. (gonews)

Dal 2007 conviveva con… E così Ines, il suo nome è di fantasia, si è spenta ieri mattina in Svizzera, a 51 anni. (La Repubblica)

L’atto si pone l’obiettivo di definire il rispetto e la diretta applicazione, relativamente a ruoli, procedure e tempi del servizio sanitario nazionale e regionale, di verifica delle condizioni e delle modalità di accesso alla morte medicalmente assistita, affinché l’aiuto al suicidio non costituisca reato, così come delineato dalle sentenze della Corte Costituzionale. (LA NAZIONE)

La richiesta all'Azienda sanitaria non aveva ancora avuto risposta, ha raccontato il responsabile dell'associazione, Marco Cappato. Nel servizio gli interventi di Matteo D'Angelo, attivista dell'Associazione Soccorso Civile che ha accompagnato la donna in Svizzera, e Marco Cappato, segretario dell'Associazione. (TGR Lombardia)