Manovra, Giorgetti: io figlio di pescatore, so chi fa sacrifici. Diesel e benzina, il caso delle accise

«So distinguere tra chi fa sacrifici e chi li può fare, state tranquilli e sereni». Dal palco della festa della Lega a Pontida (Bergamo), il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti torna sulla frase pronunciata qualche giorno fa - «approveremo una manovra che richiederà sacrifici da tutti» - che ha turbato i suoi alleati di governo, fatto crollare la Borsa, spaventato aziende e cittadini. E ancora una volta tenta di rassicurare e spegnere le polemiche. (Corriere della Sera)

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"Oggi il ministro dell'Economia e delle finanze non è un banchiere, è un figlio di un pescatore e di un'operaia tessile. So distinguere chi può fare sacrifici e chi non li può fare" così il ministro Giorgetti, intervenendo dal palco di Pontida (il Giornale)

«Oggi il ministro dell’Economia e delle finanze non è un banchiere, è un figlio di un pescatore e di un’operaia tessile. Io ho semplicemente detto in un’intervista, rispondendo a una domanda se volessimo tassare le banche, che a mio giudizio che i sacrifici li devono fare tutti citando l’articolo 53 della Costituzione, in base a chi ha più capacità contributiva. (ilmattino.it)

Dal pratone di Pontida, dove la Lega è riunita per il suo classico appuntamento di inizio autunno, assume un contorno più definito il concetto evocato dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti: c'è una manovra da mettere a punto e ci saranno "sacrifici per tutti". (L'HuffPost)

L'analisi/ L’importanza di un nuovo “patto sociale”

Il ministro dell’Economia torna sul caso dell’intervista in cui aveva parlato di “più sacrifici per tutti” in vista della nuova legge di bilancio: “Noi siamo figli di Pontida. Siamo dalla parte della gente che lavora e produce e oggi fa sacrifici” ascolta articolo (Sky Tg24 )

"Non sarà assolutamente una manovra lacrime e sangue, non ci sarà nessun aumento delle tasse, anzi continueremo a usare i soldi che abbiamo - che non sono tantissimi - per cercare di venire incontro soprattutto alle fasce meno abbienti. (Secolo d'Italia)

La convergenza della Confindustria rappresentata dall'impegno del suo presidente, Emanuele Orsini, con il Ministro dell'economia, Giancarlo Giorgetti, per prevedere possibili tagli alle agevolazioni fiscali per le imprese - le tax expenditures - al di là del merito, è importante, se si consoliderà ed estenderà, per l'effetto-annuncio che potrebbe avere alla vigilia di una fase difficile e nella prospettiva del piano settennale prescritto dal nuovo Patto di stabilità europeo. (ilmessaggero.it)