Yara Gambirasio, esposto dei genitori contro Netflix: "Diffuse nostre telefonate irrilevanti per l’indagine"

Yara Gambirasio, esposto dei genitori contro Netflix: Diffuse nostre telefonate irrilevanti per l’indagine
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“Dove sei, amore, sono la mamma”. E altri, numerosi, strazianti messaggi che la madre di Yara Gambirasio aveva inviato alla segreteria del telefono della 13enne dopo la sua scomparsa nel novembre 2010. Infilate una dopo l’altra, un rosario di dolore privato, nella docuserie di Gianluca Neri in onda su Netflix. Conversazioni private, che non hanno mai avuto un ruolo nella ricostruzione della vicenda, eppure ora rese pubblicate in Il caso Yara, oltre ogni ragionevole dubbio. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

I genitori di Yara Gambirasio, la giovane vittima dell'omicidio che scosse l'Italia nel 2010, hanno presentato un esposto contro Netflix in seguito alla pubblicazione della docuserie "Il caso Yara - Oltre ogni ragionevole dubbio". (Tiscali Notizie)

Un fatto, questo, annunciato dai legali della coppia, che al settimanale "Giallo" hanno espresso tutta la loro indignazione per la vicenda. Ancora polemiche per la serie tv "Il Caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio". (ilmessaggero.it)

Il secondo, solo la mamma, a novembre 2013, nel disperato tentativo di dare una svolta alle indagini: «Chi sa, parli». Le voci di Maura Panarese e Fulvio Gambirasio si sentirono solo due volte, in tv. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Esposto della famiglia Gambirasio contro la docuserie Netflix su Yara: diffuse telefonate private

I legali hanno spiegato al settimanale Giallo che per la madre e il padre di Yara, Fulvio Gambirasio e Maura Panarese, la riproduzione delle intercettazioni è stata "un'incursione" nella loro vita. Faremo un esposto al garante della Privacy: c'è stata un'incursione nella vita di questi genitori senza che ci fosse una reale necessità e senza chiedere alcuna autorizzazione": gli avvocati dei genitori di Yara Gambirasio, la 13enne uccisa nel 2010, si scagliano contro Netflix per la docuserie su Massimo Bossetti, l'uomo condannato all'ergastolo per la morte della ragazza. (Liberoquotidiano.it)

Nulla di utile alla ricostruzione della vicenda giudiziaria, e nessuna richiesta di autorizzazione ai genitori. Sono molti gli audio, di quei messaggi privatissimi – tanto che non sono finiti nemmeno negli atti del processo – che la docuserie di Netflix «Il caso Yara, oltre ogni ragionevole dubbio» ha reso pubblici. (L'Eco di Bergamo)

La docuserie Netflix Il caso Yara-Oltre ogni ragionevole dubbio, già quest'estate al momento dell'uscita, aveva fatto molto discutere in Bergamasca. Adesso, come riportato dal settimanale Giallo, torna al centro dell'attenzione per un esposto dei genitori della ginnasta di Brembate di Sopra, che tramite i loro legali verrà mandato al Garante della privacy. (Prima Bergamo)