Trump, chi non ci aveva capito un fico secco oggi ci fa la lezioncina

Da giorni non faccio che leggere le analisi sulla vittoria di Donald Trump. Due di queste, ieri, mi hanno fatto pisciare da risate, e scusate l’orribile locuzione ma non esiste altro termine quando leggo certe cose. Chi poteva mettersi a scrivere e ad analizzare la vittoria del tycoon? Chi aveva osservato cosa succedeva in America? Chi si era fatto un giro nei luoghi in cui Trump ha vinto senza limitarsi a frequentare solo Washington, Los Angeles, San Francisco, Boston e New York dove ha vinto la Harris? Chi aveva pensato di andare oltre il Democratic National Congress a Chicago guardando che cosa si pensava nei fortini Trump? No. (Nicola Porro)

Su altre testate

Il trumpismo è un’ideologia o un metodo di governo, basato su pragmatismo e imprevedibilità? La differenza non è senza conseguenze per gli alleati europei, ansiosi di contare con Donald Trump. (Corriere della Sera)

Come difendersi dall’infantilismo politico? Bisogna o no trattare con «l’impresentabile»? Va contrastata la tendenza di coloro che, non disposti a prendere atto della realtà, si apprestano a contestare i governi europei che dovranno fare i conti con Trump. (Corriere della Sera)

Laura Traverso — Genova L’Europa, spaesata e impaurita, attende in difesa l’imprevedibile Trump che, armato più di testosterone che di diplomazia, minaccia nuovi da… (la Repubblica)

Ora la paura divide il Paese

Il suo è stato, numeri alla mano, un successo netto ma non trionfale: con ogni probabilità, riceverà lo stesso numero di voti del 2020 (intorno ai 75 milioni, un numero altissimo ma inferiore agli 81 milioni di Joe Biden), che nel voto popolare dovrebbero tradursi in un vantaggio di circa il 2% sulla sfidante Kamala Harris (Biden ottenne oltre il 4% in più nel 2020, Barack Obama oltre il 7% nel 2008). (L'HuffPost)

La vittoria di Trump rischia di dividere l’Occidente, creando un’inedita linea di separazione politica, militare e commerciale tra Europa e Stati Uniti. Resta certo possibile che alla fine gli spericolati progetti del tycoon (con le insolenti parole di Donald jr. (ilmessaggero.it)

Stati Uniti. I rapporti si sono fatti spinosi e l’intolleranza vince sulla comprensione, proprio come succede in una guerra civile, per fortuna solo teorica e soprattutto verbale. (Corriere della Sera)