Berlino non ci sta: “no” a UniCredit sull’acquisizione di Commerzbank

Berlino non ci sta: “no” a UniCredit sull’acquisizione di Commerzbank
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

S’infiamma lo scontro tra UniCredit e il governo di Berlino per il controllo di Commerzbank: dal governo di Berlino è arrivato un secco nein all’acquisizione. Ieri il gruppo italiano ha acquistato un altro 11,5% del capitale della banca di Francoforte (ma la consegna delle azioni è subordinata al via libera delle autorità), che assommato al … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Si alza ai livelli più alti lo scontro sull'affare Unicredit-Commerzbank. (il Giornale)

L’incremento della quota di Unicredit al 21% del capitale di Commerzbank continua a scaldare la politica. Dopo la chiusura ieri del cancelliere Olaf Scholz («Acquisizioni ostili non positive per le banche») oggi è il ministro delle Finanze, il liberale Christian Lindner, a gettare di nuovo la palla nella metà campo degli oppositori al takeover. (Corriere della Sera)

Lo ha detto una portavoce della Commissione Ue, precisando che l'esecutivo Ue "non commenta i singoli casi di consolidamento" come Commerz-Unicredit. Le fusioni "potrebbero rendere le banche più resilienti agli shock grazie alla maggiore diversificazione degli asset. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ue, da fusione banche più resilienza, vantaggio per economia

Lo ha affermato il Ministero della Salute libanese, come riporta Al Jazeera. Il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani in Libano è salito a 558, tra cui 50 bambini. (Tuttosport)

Da una parte Unicredit, che punta con decisione verso il 30% ed ha già dichiarato di avere nel portafoglio oltre il 21% delle quote. – Si infiamma il fronte Commerzbank. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Da lunedì pomeriggio, vale a dire da quando Olaf Scholz è entrato a gamba tesa sull’operazione Unicredit-CommerzBank, parlando di “attacchi non amichevoli” e “acquisizioni ostili”, tra Milano, Francoforte e Bruxelles serpeggia un certo imbarazzo. (FIRSTonline)