Antidiabete che fa anche dimagrire riduce infarti e ictus

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Alto Adige SALUTE

La lotta al diabete e all'obesita' si integra sempre di più a quella contro le malattie cardiovascolari. Il semaglutide, il farmaco contro diabete e obesità, si dimostra una rilevante arma salva-cuore. E' il solo, infatti, che previene infarto ed ictus in tutti i pazienti ad alto rischio, anche in pillola. Lo evidenziano i risultati di due nuovi diversi e ampi studi internazionali, condotti complessivamente su oltre 35mila persone: la pillola a base di semaglutide, ha verificato una prima analisi pubblicata sul New England Journal of Medicine' e presentata all'annuale sessione scientifica ed expo dell'American College of Cardiology (Acc) a Chicago, riduce del 14% infarto, ictus e mortalità per cause cardiache in chi ha il diabete di tipo 2 e un rischio cardiovascolare elevato. (Alto Adige)

Ne parlano anche altri media

La semaglutide, già nota nella sua forma iniettabile per la gestione del diabete di tipo 2 e per la perdita di peso, si conferma efficace anche nella sua versione orale, dimostrando la capacità di ridurre del 14% il rischio di eventi cardiovascolari maggiori nei pazienti con diabete e malattie cardiovascolari preesistenti. (Tiscali Notizie)

Ed è quindi fondamentale, pur con l’attenzione allo specifico caso e alle strategie da tenere in base alle indicazioni del medico, proteggere al meglio dalle patologie cardiovascolari chi si trova in queste condizioni. (la Repubblica)

La gestione dell’arteriopatia periferica (PAD), in particolare nei pazienti con diabete tipo 2, rappresenta una sfida clinica rilevante. (CardioInfo)

Potrebbe essere una rivoluzione: il farmaco più potente della storia. Parliamo dei nuovi preparati a base di semaglutide, originariamente creati per il diabete di tipo 2 e poi assunti soprattutto dai vip di tutto il mondo per perdere peso in maniera rapida e indolore: diversi studi usciti in queste ultime settimane ne stanno dimostrando l’efficacia «off-label», ossia in campi diversi da quelli originari. (Panorama)

Due importanti studi internazionali su oltre 35mila persone dimostrano come questo farmaco riduca significativamente infarti, ictus e mortalità cardiaca, sia nei diabetici che nelle persone con obesità senza problemi glicemici. (socialfarma)

Si tratta del risultato di un nuovo studio clinico, co-diretto dall’endocrinologo ed esperto di diabete John Buse, e dal cardiologo interventista Matthew Cavender, della University of North Carolina School of Medicine, che ha dimostrato come la versione orale del nuovo farmaco possa ridurre significativamente gli eventi cardiovascolari nelle persone con diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e renali croniche. (Il Digitale)