Giubileo 2025: Porta Santa nel carcere di Rebibbia. Padre Boldrin (cappellano): “Riapriamo alla speranza anche per chi ha sbagliato nel mondo”
Giovedì 26 dicembre Papa Francesco apre la Porta Santa nella Casa circondariale di Rebibbia. Un evento che vuole rappresentare un gesto simbolico proprio per rimarcare il tema dell’anno giubilare “Pellegrini di speranza”, parola centrale del percorso di rieducazione dei carcerati, perché possano credere nella possibilità di riscatto da un passato pesante e pieno di sofferenza. Il Sir ha incontrato padre Lucio Boldrin, cappellano nel carcere di Rebibbia e delegato regionale per le carceri del Lazio, per parlare della scelta di Bergoglio e del suo atteggiamento misericordioso nel riconoscere la possibilità che ogni individuo possa ricevere la grazia di Dio, che perdona ogni errore commesso (Foto Calvarese/SIR) Martedì 24 dicembre inizia ufficialmente il Giubileo con l’apertura da parte di Papa Francesco della Porta Santa della basilica di San Pietro, seguita appena dopo Natale, precisamente giovedì 26 dicembre alle ore 9, con l’apertura della Porta Santa nella Casa circondariale di Rebibbia. (Servizio Informazione Religiosa)
Se ne è parlato anche su altri media
di Mons. Stefano Russo Se facessimo una indagine chiedendo quale è la festa più importante dell’anno credo di non sbagliare se dico che la maggioranza delle persone risponderebbe il Natale. Siamo abituati a celebrarlo eppure lo attendiamo con nel cuore la speranza rinnovata che possa essere un tempo buono per noi e per le nostre famiglie. (La Torre Oggi)
Quando a chi scrive capitò, anni fa, di entrare nel laboratorio senese di Vico Consorti, autore della Porta Santa di San Pietro, già molto anziano, l’impressione fu quella di un vegliardo senza tempo, in simbiosi anzi fuso anche lui con le sue opere. (L'HuffPost)
Papa Francesco ha aperto la Porta Santa nel carcere romano di Rebibbia. (Corriere Roma)
Il pontefice ha varcato la soglia a piedi e non sulla sedia a rotelle, come invece aveva fatto la vigilia di Natale aprendo la porta principale, nella basilica di San Pietro. Accanto a lui il vescovo ausiliare di Roma, monsignor Benoni Ambarus. (Il Fatto Quotidiano)
Benoni Ambarus. «Ho voluto che la seconda Porta Santa fosse qui, in un carcere. (Giornale di Sicilia)
Tutto bello". “Abbiamo pregato insieme, ci siamo salutati, ci siamo fatti gli auguri. (ilmattino.it)