Inchiesta ultras: interrogato Simone Inzaghi: "Dissi a società che servivano biglietti in più"

L'allenatore dell'Inter compare in un'intercettazione con l'esponente degli ultras interisti. L'allenatore dell'Inter, Simone Inzaghi, è stato sentito stamani a Milano dagli investigatori della Squadra Mobile come teste nell'ambito dell'inchiesta che ha portato agli arresti 19 persone tra capi ultras delle curve di Inter e Milan. Il tecnico nerazzurro era citato in un'intercettazione con Marco Ferdico, esponente di spicco degli ultras interisti in cui Ferdico lo sollecitava a intervenire presso il presidente Giuseppe Marotta per avere più biglietti per la finale di Champions di Istanbul dell'anno scorso. (Diretta)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nonostante le vittorie in Serie A e la partita vinta in Champions League, non sono settimane facili e tranquille quelle in casa dell'Inter per questioni fuori dal campo. Arrivano importati aggiornamenti sull’inchiesta ultras, dove questa mattina ha visto protagonista Simone Inzaghi (Spazio Inter)

È stato sentito nella mattinata di mercoledì 9 ottobre, lontano dagli sguardi di fotografi e telecamere, l’allenatore interista, Simone Inzaghi, ascoltato in qualità di testimone dagli investigatori della Squadra Mobile di Milano nel corso dell’inchiesta «Doppia Curva» della Direzione distrettuale antimafia. (Corriere Milano)

L'allenatore dell'Inter, Simone Inzaghi, è stato sentito stamani a Milano dagli investigatori della Squadra Mobile che si occupano dell'inchiesta sui capi ultrà di Inter e Milan. (L'Unione Sarda.it)

Inchiesta ultrà, cosa ha detto Inzaghi ai pm: «Non mi minacciarono, anche io volevo tanti tifosi alla finale di Champions»

Inzaghi ai pm ha ammesso i colloqui con Ferdico. Parlando di richieste e non minacce (TUTTO mercato WEB)

Continua a tenere banco il caso ultras, con la maxi operazione della polizia che all'alba di lunedì scorso ha portato all'arresto di 19 persone, (Spazio Inter)

Per questo, dopo l’irrituale telefonata con il capo ultrà Marco Ferdico — arrestato con i vertici del tifo organizzato interista e rossonero nell’operazione «Doppia Curva» dei pm Sara Ombra e Paolo Storari della Dda di Milano — l’allenatore s’è attivato con «la dirigenza» (senza specificare con chi) per far rientrare quello sciopero del tifo, già abbozzato qualche giorno prima a Roma per l’atto conclusivo della Coppa Italia, che tanto l’aveva fatto arrabbiare. (Corriere Milano)