Attacco con cercapersone, esplosivo era nelle batterie: così Israele ha colpito il Libano
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Israele non ha commentato direttamente gli attacchi, ma la Cnn ha appreso che sono stati il risultato di un'operazione congiunta di Shin Bet e Mossad Israele avrebbe nascosto gli esplosivi all'interno delle batterie di cercapersone portati in Libano. Lo sostengono due alti funzionari della sicurezza libanese, che alla Cnn hanno detto che la tecnologia era così avanzata da essere praticamente impercettibile. (Adnkronos)
Su altri giornali
Al momento non è ancora possibile comporre il mosaico completo ma si possono avere delle indicazioni interessanti. L’indagine sui cercapersone esplosivi è complicata, deve mettere insieme delle tessere non perfette. (Corriere della Sera)
Dalle radio di vecchia generazione alle esplosioni inaspettate: come dispositivi superati diventano armi letali in un conflitto moderno. (Tech CuE)
La polizia norvegese ha emesso un mandato di arresto internazionale nei confronti di un uomo norvegese-indiano legato alla vendita di cercapersone al gruppo libanese Hezbollah. Rinson Jose, 39 anni, fondatore di un'azienda bulgara presumibilmente coinvolta nella filiera di fornitura dei cercapersone, è scomparso la scorsa settimana durante un viaggio di lavoro negli Stati Uniti. (Today.it)
La prima: la reazione di Israele attraverso «cercapersone» e walkie-talkie esplosivi ai missili lanciati dai fondamentalisti islamici libanesi sullo Stato ebraico è una riprova di quanto si basi sulla ricerca tecnologica l’attuale competizione internazionale, ossia la gara in grado di ridefinire in maniere diverse dal passato la ripartizione di poteri tra nazioni e tra alcune grandi imprese nel mondo. (Corriere della Sera)
Pillar, ex ufficiale della CIA e docente universitario specializzato in Sicurezza nazionale e Politica estera, commenta in esclusiva per InsideOver l'escalation tra Israele e Hezbollah in Libano. Pillar, con una lunga esperienza in Medio Oriente e nel mondo dell'intelligence, esamina le motivazioni strategiche dietro le operazioni israeliane, riflettendo anche sulla passività degli Stati Uniti e dell'amministrazione Biden, mentre (Inside Over)
Mariarosaria Taddeo, professoressa di Digital Ethics and Defence Technologies dell’Oxford Internet Institute e ethics fellow presso l’Alan Turing Institute di Londra, quali sono le conseguenze dell'attacco in Libano con l’uso di dispositivi elettronici come walkie talkie e cercapersone? (L'HuffPost)