Attacco con cercapersone, esplosivo era nelle batterie: così Israele ha colpito il Libano

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Israele non ha commentato direttamente gli attacchi, ma la Cnn ha appreso che sono stati il risultato di un'operazione congiunta di Shin Bet e Mossad Israele avrebbe nascosto gli esplosivi all'interno delle batterie di cercapersone portati in Libano. Lo sostengono due alti funzionari della sicurezza libanese, che alla Cnn hanno detto che la tecnologia era così avanzata da essere praticamente impercettibile. (Adnkronos)

Su altri giornali

Franco Fiorito Ulisse della Politica Una settimana da "Fotoromanza" pulp tra attentati riusciti e non, un'Europa sempre più guerrafondaia ed una politica italiana tarallucci e vino (AlessioPorcu.it)

Mariarosaria Taddeo, professoressa di Digital Ethics and Defence Technologies dell’Oxford Internet Institute e ethics fellow presso l’Alan Turing Institute di Londra, quali sono le conseguenze dell'attacco in Libano con l’uso di dispositivi elettronici come walkie talkie e cercapersone? (L'HuffPost)

L’attacco ramificato e privo di precedenti per estensione con il quale capi e quadri di Hezbollah sono stati colpiti a distanza prima dei bombardamenti di questi giorni sul Libano dovrebbe ricordarci due caratteristiche evidenti, da noi spesso rimosse, della fase storica nella quale siamo entrati. (Corriere della Sera)

Ti telefono o no, ti telefono o no… ho il morale in cantina

Pillar, con una lunga esperienza in Medio Oriente e nel mondo dell'intelligence, esamina le motivazioni strategiche dietro le operazioni israeliane, riflettendo anche sulla passività degli Stati Uniti e dell'amministrazione Biden, mentre Paul R. (Inside Over)

L’operazione con cui gli israeliani hanno fatto esplodere migliaia di cercapersone e di walkie talkie in Libano e in Siria fra il 17 e il 18 settembre è stata descritta da alcuni come la prova decisiva che lo Stato di Israele conduce la sua guerra con metodi terroristici: l’attivazione delle cariche esplosive occultate negli apparati di comunicazione dei militanti di Hezbollah lontano dalle aree operative del conflitto ha comportato il coinvolgimento di molti civili che hanno subìto gravi danni o perso la vita. (Tempi.it)

La polizia norvegese ha emesso un mandato di arresto internazionale nei confronti di un uomo norvegese-indiano legato alla vendita di cercapersone al gruppo libanese Hezbollah. Rinson Jose, 39 anni, fondatore di un'azienda bulgara presumibilmente coinvolta nella filiera di fornitura dei cercapersone, è scomparso la scorsa settimana durante un viaggio di lavoro negli Stati Uniti. (Today.it)