La «solitudine» di Hezbollah

Da una parte: la strage dei «cerca-persone» ha decimato i ranghi di Hezbollah in Libano; l’operazione è culminata con la decapitazione del movimento armato, l’uccisione del suo leader storico Hasan Nasrallah. Una serie di successi ha ricostruito in parte la credibilità delle forze armate e dei servizi segreti israeliani, la cui impreparazione il 7 ottobre 2023 aveva sconvolto e traumatizzato il Paese. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

«Il sangue del martire Sayyed Hassan Nasrallah non sarà versato invano». La Guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha affidato a una lunga serie di messaggi social il suo commento sulla morte del capo di Hezbollah (ilmessaggero.it)

Ma per raccogliere la difficile eredità del cofondatore di Hezbollah, ucciso venerdì mentre nel quartier generale del gruppo terroristico pianificava nuovi attacchi, saranno decisivi altri fattori che lo avevano già portato ad occupare ruoli importanti nel “partito di Dio” . (ilmessaggero.it)

Il bombardamento (Shalom.it)

Seguendo il paradigma di Moshe Dayan, Gerusalemme continua ad interpretare il ruolo del cane pazzo che non può e non deve percepire un pericolo per la sua esistenza. Il rischio è tuttavia, come sempre, quello di rimanere ancora più solo di quanto giù non sia. (Difesa Online)

La conduttrice del canale libanese Al-Mayadeen, affiliato ad Hezbollah, non riesce a trattenere le lacrime nell’annunciare la morte di Hassan Nasrallah. Si tratta di uno dei principali canali televisivi del paese, competitor diretta di Al Jazeera di proprietà del Qatar e Al Arabiya, di proprietà dell’Arabia Saudita , Sky News Arabia e BBC News Arabic. (Open)

«Il Maestro della Resistenza è morto», ha infine dichiarato Hezbollah con una nota dopo averne trovato e identificato il corpo, ieri mattina, assieme a quello del comandante Ali Karaki. La bandiera a lutto è stata issata, in Iran, sulla cima del Santuario dell’Imam Reza a Mashad, la più grande moschea del mondo. (La Stampa)