Tour de France 2024, Vingegaard: "Sto bene, non mi arrenderò senza combattere"

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Dopo la batosta di ieri non era facile riuscire a ribaltare la situazione e infatti a Plateau de Beille è stato nuovamente Tadej Pogacar a trionfare. Jonas Vingegaard e la Visma | Lease a Bike hanno dato tutto per mettere in difficoltà lo sloveno, ma devono accontentarsi nuovamente della seconda posizione, con il danese a 3’09” in classifica. (InBici)

Siamo nel secondo e ultimo giorno di pausa del Tour de France e in classifica generale Tadej Pogacar, per quanto ha fatto vedere fino a questo momento, si è dimostrato il migliore. L’asso sloveno guida le fila della classifica generale con 3:09 di vantaggio sul danese Jonas Vingegaard, vincitore delle ultime due edizioni della Boucle. (OA Sport)

Il 24enne belga aveva attirato l’attenzione per le sue dichiarazioni schiette dopo la tappa di domenica scorsa su sterrato, suggerendo che forse Vingegaard mancava “delle palle per gareggiare” su quelle strade. (InBici)

Pogacar attacca perché è il più forte. Proprio come Pantani. E va più forte anche del Pirata

Tadej Pogacar si aspetta ancora "fuochi d'artificio" nella terza settimana del Tour de France, ma dopo aver dato la paga a tutti nelle due tappe pirenaiche è anche fiducioso di poter difendere la maglia gialla fino alla fine. (Il Mattino di Padova)

Per capire com’erano il Tour e il ciclismo prima, prima dell'avvento dei marziani, torniamo al 21 luglio del 2019 quando la 15ª tappa della Boucle si concluse a Foix Prat D’Albis (sui Pirenei) con Tadej Pogacar (19 anni all’epoca) e Jonas Vingegaard (22) per l’ultima volta spettatori davanti alla tv. (Corriere della Sera)

Ci sembrava che Pantani avesse volato, salendo a Plateau de Beille. Poi abbiamo visto Pogacar, tanti anni dopo, e ci è sembrato che facesse una volata, ma in salita. (La Gazzetta dello Sport)