Calabria, povertà in aumento secondo l’Istat: il 48,8% della popolazione a rischio povertà

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Nel 2024, la Calabria si conferma la regione più povera d’Italia: il 48,8% della popolazione è a rischio povertà o esclusione sociale, in leggero aumento rispetto al 48,6% del 2023. Questo significa che quasi un calabrese su due fatica ad arrivare a fine mese, non riesce a coprire le spese essenziali e vive in condizioni di forte precarietà economica. La situazione è critica in tutto il Mezzogiorno, dove il 39,2% della popolazione è in difficoltà, a fronte di un dato nazionale che si attesta al 23,1%, in crescita rispetto al 2023 (22,8%). (wesud)

La notizia riportata su altre testate

La percentuale quindi è inferiore a quella reale perché non comprende tutti gli occupati: sono esclusi gli individui con una presenza discontinua sul mercato del lavoro e che presentano un maggior rischio di basso reddito. (Collettiva.it)

Si è svolta a Bari, presso la Casa delle Culture, una giornata di confronto e approfondimento sul tema della povertà e delle disuguaglianze sociali in Puglia. L’incontro, promosso da Alleanza contro la Povertà – Puglia e ANCI Puglia, ha rappresentato un momento importante di analisi, scambio di esperienze e proposte condivise tra istituzioni, mondo accademico, terzo settore e cittadinanza attiva. (ANCI)

Dall'analisi emerge che gli italiani a rischio di povertà o esclusione sociale sono il 23,1 per cento, in crescita rispetto al 22,8 per cento del 2023, per un totale di circa 13 milioni e 525 mila persone. (LaVoceDiImperia.it)

Hai voglia a dire che l’occupazione vola se poi, alla fine dei conti, più di un lavoratore su dieci non riesce ad arrivare a fine mese con lo stipendio da fame che guadagna. L’altra faccia della propaganda, del resto, è la verità che si cerca ostinatamente di nascondere. (LA NOTIZIA)

"Mentre Giorgia Meloni festeggia per la durata del suo Governo, l'Istat certifica una situazione disastrosa nel Paese con gli stipendi più bassi tra i Paesi G7 e il rischio di povertà per un quarto della popolazione". (L'Unione Sarda.it)

Si lavora sempre di più, e peggio; si viene pagati sempre di meno; si è meno tutelati da un Welfare a pezzi. Il record dell’occupazione in Italia è stato rivendicato ancora ieri alla Camera dalla ministra del lavoro Marina Calderone mentre parlava di una sua laurea. (il manifesto)