Von der Leyen rinvia tutto. Fitto vice, socialisti contrari ma il Pd è diviso sul ministro

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I veti politici e le aspirazioni nazionali, qualche malumore e il nodo delle quote rosa, la partita a scacchi delle rivendicazioni e le mosse a sorpresa: tutto come da copione, probabilmente. Ma tutto tale da comportare una frenata, un supplemento di riflessioni e un rinvio di qualche giorno. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, non sarà oggi davanti ai capigruppo dell’Europarlamento per svelare il volto della sua nuova squadra, che comprenderà anche il ministro salentino Raffaele Fitto, indicato in quota italiana da Giorgia Meloni: l’appuntamento scivola a martedì 17. (quotidianodipuglia.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Soltanto lui, presidente del Ppe e uomo forte della politica tedesca in Europa — oltre che storico avversario interno di Ursula von der Leyen — può salvare la premier da una nuova sconfitta a Bruxelles. (la Repubblica)

In un continente in crisi, con due guerre in cui è coinvolto senza avere in entrambe un reale diritto di parola, un governo nazionale altrettanto in crisi di credibilità – sia interna che internazionale – si ritrova agganciato (anche per propria responsabilità) a un degrado generale della governance. (Contropiano)

Roma, 11 set. Ma che il governo italiano in questo momento non ci piaccia non vuol dire che noi non dobbiamo avere un rappresentante nella Commissione europea di peso e di valore, quindi per quanto ci riguarda l'appoggio c'è". (Tiscali Notizie)

Von der Leyen, pressing sul Pse. Spunta la grana liberali

Rinviata al 17 la presentazione della nuova Commissione. La sinistra minaccia di bocciare il ministro al Pnrr per non dare «un ruolo forte a Ecr». (La Verità)

Non tanto i nomi, quanto soprattutto le rispettive deleghe e la designazione di eventuali vicepresidenti esecutivi, una delle questione su cui ormai da una decina di giorni Socialisti, Liberali e Verdi sono sulle barricate. (il Giornale)

E nella giornata in cui avrebbe dovuto alzare il velo sulla composizione del suo collegio-bis e sui portafogli dei commissari in pectore - rinviato al 17 settembre, complice la mancata formalizzazione della nuova candidatura slovena -, la presidente della Commissione ha dovuto, invece, rimettere mano agli equilibri. (ilmessaggero.it)