Ddl Bilancio, sui margini di industria e distributori scontro di emendamenti che coinvolge anche le farmacie
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Ddl Bilancio, sui margini di industria e distributori scontro di emendamenti che coinvolge anche le farmacie Ci sono innanzitutto l’industria e i distributori intermedi, ma anche le farmacie, a seguire con il fiato sospeso l’esame in commissione Bilancio di Montecitorio della Manovra per il 2025, che all’articolo 57 ridistribuisce da industria a grossisti uno 0,65 % di spettanza (dal 66,65 al 66% e dal 3 al 3,65% rispettivamente). (Pharmacy Scanner)
Se ne è parlato anche su altri giornali
È necessaria una profonda revisione delle misure previste nel DDL sul capitolo della farmaceutica, a partire dall’art. Manovra, Egualia: rivedere misure che rappresentano attacco a sostenibilità del comparto Le aziende dei farmaci fuori brevetto alla vigilia dell’avvio dell’esame delle proposte emendative in Commissione Bilancio alla Camera chiedono una profonda revisione delle misure previste di Redazione Farmacista33 (Farmacista33)
I rappresentanti delle industrie farmaceutiche e delle aziende produttrici di farmaci fuori brevetto, hanno espresso preoccupazione rispetto a politiche che potrebbero compromettere la sostenibilità economica e l’approvvigionamento di medicinali essenziali. (Socialfarma - il portale web della farmacia)
Non aveva davvero lesinato pubbliche lodi e attestazioni di apprezzamento per l’azione del governo guidato da Giorgia Meloni, ha bruscamente rivisto le sue posizioni nelle ultime settimane, durante le quali ha cominciato a sparare ad alzo zero contro le misure della manovra per il settore farmaceutico. (RIFday)
FIRENZE – All’industria del farmaco non piace la manovra del governo Meloni. Si sono già mossi, in senso critico, alcuni rappresentanti delle aziende italiane, ha poi detto la sua il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, e ora interviene anche Valentino Confalone, country president di Novartis Italia e chairman di EuniPharma, l’associazione dei produttori europei. (la Repubblica)
Il leader della sigla dei produttori di equivalenti biosimilari e value added medicines spiega in buona sostanza che nel testo del provvedimento così come attualmente formulata alcune norme non possono essere oggetto di aggiustamenti, ma debbono semplicemente essere eliminate. (RIFday)
“Chi genera valore e innovazione non dovrebbe essere penalizzato, eppure incredibilmente sta accadendo con un finanziamento della spesa farmaceutica sottostimato e di conseguenza con l’aumento del payback a carico delle aziende”. (Sanità24)