Mps scatta in Borsa e poi riduce rialzi dopo la mossa di Delfin

Mps scatta in Borsa e poi riduce rialzi dopo la mossa di Delfin
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Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Dopo un avvio brillante, in rialzo di oltre un punto percentuale, rallenta il passo Banca Mps , all'indomani della mossa di Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, salita al 9,78% del capitale della banca senese, come emerso dagli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti. «Accogliamo positivamente la notizia e pensiamo che il titolo possa avere una reazione positiva, in quanto l’aumento della partecipazione di Delfin aumenterebbe l’appeal speculativo sul titolo in ottica di consolidamento bancario, all’interno del quale ovviamente Mps ricopre un ruolo determinante», spiegano gli analisti di Equita. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altre testate

La mossa resa nota da Delfin, la cassaforte della famiglia erede del magnate dell’occhialeria, che ha quasi triplicato la sua partecipazione nella banca al 9,78% del capitale, segue quella del gruppo Caltagirone che, per ora, è attestato poco sopra al 5 per cento. (SIENA FREE)

Netto balzo in avanti nel capitale del Monte dei Paschi della Delfin, la finanziaria lussemburghese della famiglia Del Vecchio guidata da Francesco Milleri, che, attraverso l’uso di strumenti derivati francesi, è salita dal 3,5% al 9,78% della banca senese. (FIRSTonline)

Sempre più salda la presa degli azionisti italiani sul capitale di Mps. Prima di ieri, era nota una partecipazione del 3,5% maturata in occasione della vendita da parte del ministero dell'Economia del 15% dell'istituto senese avvenuta il 13 novembre scorso. (il Giornale)

Mps, a sorpresa Delfin al 9,8%: diventa primo socio privato

In precedenza, a inizio dicembre, era stato il gruppo Caltagirone, a salire dal 3,5% a poco più del 5%. Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, ha incrementato la sua partecipazione dal 3,5% al 9,78% del capitale, diventando il secondo azionista dopo il Tesoro, ancora titolare di una quota dell’11,7%. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La scalata, emersa dalle comunicazioni alla Consob sulle partecipazioni rilevanti, blinda il controllo e quindi il futuro di Rocca Salimbeni dopo il risanamento e il pieno rilancio completato dall’ad Luigi Lovaglio. (Nicola Porro)

È una mossa a sorpresa quella messa a segno dalla holding che vede al vertice il presidente Francesco Milleri. Ma è in linea con la strategia che ha sempre visto un bilanciamento tra gli investimenti industriali (Essilux, Covivio) e quelli finanziari (Mediobanca, Generali e Unicredit). (Corriere della Sera)