Peter Navarro, l'ideologo dei dazi, perde quota nel cerchio magico di Trump
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Peter Navarro, il consigliere di Donald Trump architetto dei dazi, perde quota nell'entourage del presidente ma non è ancora fuori gioco. Detestato da Wall Street, criticato dai repubblicani e ritenuto un "cretino" da Elon Musk, Navarro è colui che si è più speso per l'imposizione delle tariffe con il Presidente, che da tempo ne apprezza la lealt&agra… (HuffPost Italia)
Ne parlano anche altre fonti
Questo è il numero di venerdì 11 aprile 2025 della newsletter Hanno tutti ragione, firmata da Stefano Cappellini. Per attivare l'iscrizione clicca qui (la Repubblica)
Cosa lega un consigliere di Donald Trump al primario di un ospedale di Mantova? Il dottor Giuseppe De Donno, alfiere dell’uso del plasma per la cura di Covid-19 che si è tolto la vita nel luglio 2021, aveva un profilo fake su Facebook. (Open)
A Washington li chiamano i «tariff whisperers»: coloro che sussurrano al presidente una convinzione condivisa: i dazi sono un’opportunità strategica. Eppure nel secondo mandato di Donald Trump, queste voci si sono trovate allineate. (Il Messaggero)
Durante la prima campagna presidenziale di Donald Trump, non c'era una vera e propria struttura organizzativa, né tanto meno esperti economici di rilievo al seguito del candidato repubblicano. Trump allora incaricò il genero Jared Kushner di trovare qualcuno che potesse ricoprire il ruolo di consigliere economico. (Adnkronos)
NEW YORK – Peter Navarro è il consigliere della Casa Bianca che s’è fatto da solo. Economista di fama con laurea a Harvard, professore all’University of California-Irvine e anche politico mancato che ha invano tentato cinque volte di farsi eleggere a San Diego, il consulente economico del presidente Usa, 75 anni, è il falco che fin dal primo mandato ha sussurrato all’orecchio di Do… (la Repubblica)
Perché? Non si sa, però faceva ridere. L’uomo con la pianta dell’amministrazione Trump è Peter Navarro, che ha il titolo di “senior counselor for trade and manufacturing” ed è uno degli architetti dell’attuale politica americana sul commercio internazionale. (Corriere della Sera)
