Siria, scoperta possibile fossa comune con oltre 100mila corpi a nord di Damasco, l'esperto: “Corpi torturati e gettati in sacchi di farina”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Una vasta fossa comune sarebbe stata scoperta ad al-Qutayfah, circa 40 chilometri a nord di Damasco, in Siria. Il sito conterrebbe almeno 100mila cadaveri, che stando alla versione dei ribelli sarebbero tutti vittime della repressione del regime della famiglia Assad. Mouaz Moustafa, direttore della ong Syrian Emergency Task Force con sede negli Stati Uniti, ha specificato che questa cifra è una stima iniziale: “100mila è la stima più prudente del numero di corpi sepolti nel sito. (Il Giornale d'Italia)
Ne parlano anche altri giornali
Siria, migliaia di corpi sono stati ritrovati in Siria, vicino Damasco, provenienti con tutta probabilità dalle prigioni politiche del regime, caduto, di Assad. Riunione del G7 in modalità virtuale. Mattarella e Meloni ricevono Abu Mazen (FIRSTonline)
Siria, l'immensa fossa comune di Najha 18 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
ANSA (Avvenire)
Potrebbero essere migliaia i corpi, con molta probabilità appartenenti a dissidenti siriani imprigionati nelle carceri politiche come «il mattatoio» di Sednaya. È al loro interno che un giornalista di Al Jazeera ha testimoniato la presenza di resti umani. (il Giornale)
Damasco, 18 dic. - I Caschi Bianchi, organizzazione di soccorso siriana, sistemano nei sacchi corpi e ossa che hanno ritrovato, dicono, in un magazzino utilizzato dai combattenti iraniani pro-Assad vicino al santuario di Sayyida Zeinab, un sito venerato dagli sciiti a Sud di Damasco. (Il Sole 24 ORE)
La chiesa dello Spirito Santo, dove si trova il vescovado, dista qualche centinaio di metri dalla piazza dell’Orologio nuovo. Il centro nevralgico di Homs e, dal 19 aprile 2011, della Siria. Quel giorno di quasi quattordici anni fa, l’esercito, inviato in forze dalla dittatura di Bashar el-Assad, aprì il fuoco contro una folla di 5mila manifestanti pacifici, riunita nella rotonda. (Avvenire)