Liste d'attesa lumaca: arrivano i saltacoda e le tac by night
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Ci vogliono 480 giorni per un controllo oncologico, 526 per un ecodoppler sovra aortico. Le liste d’attesa procedono a lumaca, con tempi insostenibili per chi ha fretta di curarsi. Tanto che nell’ultimo anno ha rinunciato a fare prevenzione il 7% in più degli Italiani. E’ il quadro che emerge dal terzo Rapporto civico sulla salute, presentato da Cittadinanzattiva al ministero della Salute. Ed è un quadro che il ministero conosce bene: è proprio sulla base di questi dati (senza dubbio terrificanti) relativi al 2023, che il Governo ha studiato il piano per oliare le attese nella sanità pubblica. (il Giornale)
Su altri media
Interviste ai malati in coda ai Cup e alle Case di comunità, debutta “Viva Voce“, il progetto di Cittadinanzattiva di Monza e Brianza sul grado di soddisfazione della sanità di casa che diventerà un dossier da consegnare ai vertici sanitari. (IL GIORNO)
Il dramma della rinuncia alle cure si amplifica sempre di più. (L'Unione Sarda.it)
Il dato emerge dall'ultima ricerca di Passi d'Argento, il gruppo di studio messo in campo dall'Istituto Superiore della Sanità. E tra coloro che invece riescono a sottoporsi a esami e diagnosi cresce la domanda rivolta alla sanità privata. (quotidianodipuglia.it)
Luci e ombre sulle performance di Asl Lecce: tempi rispettati in tutte le prestazione con il codice di priorità B (Breve da effettuarsi entro 10 giorni), ma solo il 38 per cento delle visite cardiologiche con i codici prioritari D e P sono erogate nei tempi previsti (30 giorni per la D e 120 per la P). (La Gazzetta del Mezzogiorno)
“Ritenevo – lamenta il lettore – di essere dentro un’isola abbastanza felice per quanto riguarda la sanità locale. (Il Filo del Mugello)
A rischio anche la salute di 2,1 milioni di famiglie italiane che vivono nell’indigenza. A questo aggiungiamo la carenza cronica di personale sanitario: nel 2026 oltre 11.400 medici di famiglia in meno e le nuove leve non basteranno a rimpiazzarle. (Il Fatto Quotidiano)