Caldo estremo, aumenta rischio ictus: il decalogo per difendersi

(Adnkronos) – Il caldo estremo aumenta il rischio di ictus, responsabile di 1 decesso su 10 nel nostro Paese, causa di disabilità per la metà di chi sopravvive. Secondo uno studio condotto dall’università Fudan di Shanghai su oltre 82mila pazienti, il pericolo ictus sale immediatamente con temperature torride, soprattutto nelle ore più calde della giornata, e resta alto per almeno una decina di ore. (CremonaOggi)

Ne parlano anche altre testate

L’estate porta con sé giornate lunghe e soleggiate, ma anche il rischio aumentato di problemi di salute, come gli ictus. Le alte temperature possono mettere a dura prova il nostro sistema cardiovascolare, aumentando la probabilità di ictus. (Microbiologia Italia)

L'esposizione a temperature elevate può causare stress da calore, con sintomi come sudorazione intensa e disidratazione, evolvendo in colpo di calore. Se non trattata, la temperatura corporea può salire oltre i 42°C, causando danni agli organi e potenzialmente portando alla morte per ipertermia. (Geopop)

Il rischio ictus aumenta con il passare degli anni ma ci sono anche altri fattori che indeboliscono i meccanismi di difesa dell’organismo, alzando le probabilità di esserne colpiti, tra questi appunto la disidratazione, che comporta sia la riduzione del volume di sangue in circolo, sia l’aumento della sua viscosità. (Quotidiano Sanità)

Tutti al riparo: “Non si esce”

I primi telegiornali che suggeriscono di “non uscire nelle ore più calde della giornata” e di “rimanere idratati” sono già andati in onda: quasi come un rito di passaggio che sancisce l’inizio vero e proprio dell’estate. (Pantheon)

Per fortuna negli ultimi decenni sono stati raggiunti sostanziali miglioramenti nella prevenzione e cura dei disturbi cardiovascolari diminuendo i numeri dei morti. (Fondazione Umberto Veronesi)

Emergenza caldo in città. Indicazioni che i rodigini fanno proprie. (La Voce di Rovigo)