Borsa: Milano riparte (+0,3%), bene Stellantis ed Stm, giù Eni

Migliora Piazza Affari nell'ultima ora di scambi con l'indice Ftse Mib in crescita dello 0,33% a 33.844 punti e il differenziale tra Btp e Bund tedeschi in ribasso a 131,1 punti. Sale di 1,7 punti al 3,55% il rendimento annuo italiano contro gli 0,7 punti in più di quello tedesco al 2,25%. Prosegue la corsa di Stellantis (+1,6%) su indiscrezioni di un possibile via libera del governo alla cessione di Comau al fondo One Equity Partners annunciata lo scorso 25 luglio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altre testate

«Se la crescita in Europa continuerà a essere debole e i dati sull’inflazione confermeranno l’accentuato rallentamento dei prezzi, la Bce dovrà essere più incisiva nel taglio dei tassi e vi sono fondate ragioni che l’intera curva dei rendimenti europei possa spostarsi verso il basso». (Il Sole 24 ORE)

Borsa: Milano resiste (+0,6%) a tensioni M.O. con banche e lusso, su il petrolio (Il Sole 24 ORE)

Chief Investment Officer, UBS WM Italy, UBS Europe SE - si aspetta che la BCE acceleri il percorso di riduzione dei tassi d’interesse, tagliando nuovamente di 25 punti base quando si riunirà il 17 ottobre 2024 e altrettanto a dicembre. (SoldiOnline.it)

Le Borse di oggi, 1 ottobre. Europa in cerca di direzione, notizie negative dagli indici Pmi

Le Borse cinesi mantengono un’estrema volatilità sulle incertezze legate all’economia a dispetto delle rassicurazioni fornite dalle autorità di Pechino e azzerano quasi i solidi guadagni della vigilia: l’indice Composite di Shanghai cede il 5,81%, a 3.286,96 punti, mentre quello di Shenzhen cede il 7,26%, a quota 1.946,39. (Il Sole 24 ORE)

Le borse europee trattano in territorio positivo dopo un avvio contrastato, l'Euro Stoxx 50 registra un + 0,35%. Gli investitori monitorano l'aumento dei rendimenti obbligazionari e la crisi in Medio Oriente, che alimenta l'incertezza. (Milano Finanza)

MILANO – I listini europei faticano a prendere una direzione precisa dopo la pubblicazione degli indici Pmi sul settore manifatturiero dell’Eurozona, anticipatori dell’andamento economico perché costruiti con il sondaggio dei direttori agli acquisti delle aziende. (la Repubblica)