Caccia ai maranza, Cruciani lancia l’allarme: “Adesso basta!”
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Nell’ultima puntata della Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha espresso la sua opinione riguardo alle tensioni geopolitiche e le recenti polemiche che coinvolgono noti personaggi pubblici. “Amici miei, non sta bruciando Varsavia, non c’è l’Armata Rossa alle porte di Parigi o addirittura sul sagrato del Vaticano. Non ci sono gli sgherri di Putin all’orizzonte che vogliono ammazzare chiunque. I problemi degli italiani sono altri”, ha esordito Cruciani, criticando l’idea di convocare una piazza per il riarmo e sottolineando che ci sono preoccupazioni più urgenti. (Nicola Porro)
Su altre fonti
Forse, chissà. Mostovoj che dovrebbe accoglierlo: 'L'imperatore di Roma va a Mosca, lo so. (Virgilio)
Anche il Financial Times ha parlato della vicenda, dando spazio alla rabbia degli italiani nei confronti dell’ex capitano della Roma, la cui scelta «suscita polemiche» e fa temere che «possa essere sfruttato dalla propaganda del Cremlino in un momento cruciale per l'Ucraina e l'Europa». (La Stampa)
Sul Giornale: "A Totti viene applicato il medesimo trattamento riservato a chiunque non si pieghi al dettato politicamente corretto, il quale impone che ci si inchini davanti al presidente... (Virgilio)
Ma come: Ursula von der Leyen chiede e ottiene un piano da 800 miliardi per difendere l'Unione Europea da Putin e la bandiera della Roma l'8 aprile vola a Mosca? Pare proprio di sì. Francesco Totti ha rinunciato ai milioni del Real Madrid e del Milan, ma per qualcuno oggi è un "mercenario". (sport.tiscali.it)
"Icritici italiani hanno esortato Totti a rivedere i suoi piani, avvertendo che il viaggio avrebbe dato manforte al Cremlino in un momento critico per l'Ucraina e l'Europa nel suo complesso", scrive il giornale britannico (ForzaRoma.info)
ROMA – Si è “venduto per i rubli” o, invece, da vero “imperatore di Roma”, ha semplicemente scelto la “Terza Roma”? Domande, queste, sulla visita di Francesco Totti a Mosca per un gala di calcio e scommesse, che si accavallano non solo in Italia ma anche sui media russi e ucraini. (Dire)