L’Europa ha votato i dazi sulle auto cinesi: ecco com’è andata

La votazione sulla conferma dei dazi per le auto elettriche cinesi in Europa si è conclusa senza una maggioranza, rimettendo la decisione finale alla Commissione Europea. Dieci Stati membri hanno votato a favore, ma l’elevato numero di astensioni e l’opposizione di Germania e Spagna hanno ostacolato il consenso. La Commissione Europea continua i colloqui con la Cina e deve pubblicare le conclusioni definitive entro il 30 ottobre. (Autoappassionati.it)

Ne parlano anche altri giornali

La Commissione Europea ha ottenuto il supporto necessario dagli Stati membri dell'Ue per l'introduzione di dazi compensativi definitivi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria (Bev) dalla Cina (il Giornale)

Perché Francia e Germania si dividono sui dazi europei alle auto cinesi I paesi membri dell'Unione europea hanno approvato i dazi sulle auto elettriche cinesi. Favorevoli l'Italia e la Francia, contraria la Germania. (Start Magazine)

La proposta, presentata dalla Commissione e discussa nel Comitato Difesa Commerciale (Trade Defence Instruments, TDI), è volta a rafforzare l’industria automobilistica europea e a contrastare le potenziali distorsioni del mercato a causa dei sussidi cinesi. (Nicola Porro)

Ufficiali i dazi dell’Unione Europea sulle elettriche prodotte in Cina. A fine ottobre il testo definitivo

«Come azienda globale - si legge in una dichiarazione -, sosteniamo la concorrenza libera e leale. Stellantis «prende atto del voto odierno degli Stati membri sull'indagine della Commissione relativa ai veicoli elettrici cinesi». (Il Messaggero - Motori)

Per chi si fosse perso gli "episodi" precedenti, ricordiamo che le tariffe aggiuntive sono state proposte ed applicate in seguito ad una indagine voluta dalla Commissione Europea, che ha rilevato dei sussidi statali ad opera del Governo cinese, che alterano il prezzo finale delle auto, rendendo la concorrenza sleale. (greenmove.hwupgrade.it)

Il testo definitivo e il rapporto completo sull’inchiesta sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale entro il 30 ottobre. (DMove.it)