Mattarella a Marzabotto insieme al presidente tedesco nell’80° anniversario degli eccidi di Monte Sole

Mattarella a Marzabotto insieme al presidente tedesco nell’80° anniversario degli eccidi di Monte Sole
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
BergamoNews.it INTERNO

Il Presidente Mattarella e il Presidente della Repubblica Federale di Germania Frank-Walter Steinmeier si sono recati a Marzabotto, in provincia di Bologna, in occasione delle celebrazioni per l’80° anniversario degli eccidi di Monte Sole. I due Capi di Stato hanno deposto, al Parco di Monte Sole, una corona presso il cippo commemorativo intitolato a Don Giovanni Fornasini, alla presenza del Presidente del comitato regionale per le onoranze ai Caduti di Marzabotto, Valter Cardi. (BergamoNews.it)

La notizia riportata su altre testate

Saranno anche passati ottanta anni, ma il ricordo delle storie legate all’eccidio di Monte Sole è ancora molto vivo e sebbene ci fosse già stata la visita di un capo di stato tedesco il timore che non tutti fossero così propensi alla riconciliazione era fondato. (il Resto del Carlino)

«Mi inchino dinnanzi ai morti. A nome del mio Paese, oggi vi chiedo perdono», ha detto Steinmeier, spezzando un silenzio che ancora, a distanza di ottant’anni, brucia sulla pelle dei familiari delle vittime. (L'Eco di Bergamo)

Il 29 settembre in cui ricorreva l’80° anniversario dell’eccidio (e mentre proprio a Marzabotto e Monte Sole erano in visita il presidente Sergio Mattarella e il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier), sul profilo X (ex Twitter) della Camera, si legge: “1944, ottant'anni fa: a Marzabotto 1. (La Repubblica)

Marzabotto, 80 anni fa. Steinmeier: "Perdono"

La ricorrenza (LaC news24)

Mi inchino dinnanzi ai morti. Oggi sono qui davanti a voi come presidente federale tedesco e provo solo dolore e vergogna. (Reggio TV)

È arrivato da Berlino, sull'aereo del suo collega italiano, con il suo vestito scuro. «In qualità di presidente federale, oggi mi trovo davanti a voi e non provo altro che tristezza e vergogna. (il Giornale)