Ad Art Basel 2024 il progetto è fondamentale: il racconto di Domus

Quest’anno negli stand sempre un po’ costretti in batteria, tra le cose più sorprendenti che fanno rallentare, ci sono sicuramente i nuovi lavori di Philippe Parreno, Moving Lamps (2024), che scorrendo su cavi verticali regalano vertigini luminose agli interni che se le possono permettere. Il nuovo lavoro di Ugo Rondinone, the alphabet of my mothers and fathers (2024) trasforma oggetti del lavoro casalingo e quotidiano in ideali lettere dell’alfabeto familiare che si fanno preziose (dorate) e ordinate in lettere tutte da tradurre. (Domus IT)

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L’edizione 2024 di Art Basel si è chiusa domenica 16 giugno, dopo una settimana di forti vendite in tutti i settori del mercato. La Messeplatz ha ospitato Honoring Wheatfield – A Confrontation (2024) di Agnes Denes, in riferimento all’iconica opera di land art dell’artista degli anni ’80. (ArtsLife)

“Le impressioni iniziali sono molto positive” ha commentato Raffaella Cortese , “abbiamo avuto un avvio entusiasmante, con vendite soddisfacenti e un flusso costante di collezionisti con la gioia di acquisire. (Il Sole 24 ORE)

Una inaugurazione piuttosto scarica di gente ad Art Basel per il primo giorno di apertura (tradizionalmente, almeno da qualche anno, il martedì): l’unica cosa fitta sono le spighe di grano sulla piazza della fiera piantate per l’ennesima volta nel mondo (l’installazione gira dal 1982) dall’artista Agnes Denes. (Artribune)

La fiera svizzera, che vanta la presenza di 286 gallerie da tutto il mondo e che aprirà al pubblico dal 13 al 16 giugno, vanta anche diverse presenze italiane: Artiaco, Cardi, Massimo Minini, Lia Rumma, Lorcan O’Neill, Magazzino, Continua, Raffaella Cortese, Galleria dello Scudo, A arte Invernizzi, Massimo De Carlo, Kaufmann Repetto, Gió Marconi, Galleria Christian Stein, ZERO, Mazzoleni, Tornabuoni e Tucci Russo. (Il giornale dell'Arte)

Dopo le prime vendite milionarie della preview (che vi raccontavamo nel nostro report d’apertura), si tirano le somme della fiera regina, senza limiti tra sezione principale, Unlimited con le sue opere fuori scala, gli stand curati di Features, i solo show di giovani artisti di Statements e l’arte pubblica Parcours. (ExibArt)

A cura di Alessandro Riva e Paola Martino (Artuu)