Turchia, confermato l'arresto di Imamoglu. Oltre 340 manifestanti in manette
I giudici di Istanbul hanno ordinato il carcere per il sindaco, principale rivale di Erdogan alle prossime elezioni presidenziali, in attesa dell'esito del processo per corruzione. Prorogato il divieto di manifestare, con limiti agli spostamenti. Ankara avverte: "Non è ammessa alcuna iniziativa che danneggi l'ordine pubblico" Il tribunale di Istanbul ha confermato l'arresto del sindaco Ekrem Imamoglu, ritenuto il principale rivale del presidente Recep Tayyip Erdogan (Sky Tg24 )
La notizia riportata su altri media
Doppio è il sapore della domenica di proteste e di caos in Turchia dopo le primarie del Chp e l'ennesima manifestazione di chi proprio non vuole adeguarsi all'eliminazione per via giudiziaria degli avversari politici, accanto a dati inquietanti sulla lira turca e l'allarme rosso suonato nelle banche del paese. (il Giornale)
La legge turca consente la detenzione di avvocati, ma solo a determinate condizioni e con specifiche garanzie (Il Fatto Quotidiano)
A Kadikoy, roccaforte dell’opposizione sulla sponda asiatica, la ressa per votare alle primarie del Chp blocca un’intera area del quartiere. ISTANBUL – Davanti al seggio di Uskudar, il quartiere di Istanbul dove vive Erdogan, la folla si apre per far passare un’anziana con il deambulatore: «Oggi Istanbul, domani la Turchia», urla un signore in piedi su un parapetto. (la Repubblica)
A seguito dell’arresto del sindaco di Istambul, Ekrem İmamoğlu, centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza per dire no a questo attacco alla democrazia e ai diritti di cittadinanza. Le autorità hanno bloccato numerosi account social e incarcerate oltre mille persone, tra cui politici, giornalisti, sindaci, artisti e sindacalisti. (FLC CGIL)
Il ministero dell'Interno, nel frattempo, ha confermato la sua sospensione dall'incarico. Il sindaco disarcionato non ci sta e rilancia con un messaggio sul social X: "Oggi la Turchia si è svegliata e ha scoperto un tradimento profondo. (il Giornale)
Quasi 15 milioni di persone hanno votato per il sindaco di Istanbul arrestato, Ekrem Imamoglu, alle primarie del maggior partito di opposizione, il Chp, per scegliere il candidato alle prossime elezioni presidenziali, in programma nel 2028. (Gazzetta di Parma)