Foggia, medici e infermieri manifestano contro le aggressioni negli ospedali: “Abbiamo paura a lavorare in queste condizioni”

Si sono ritrovati in circa 300, a Foggia, di fronte ad una delle porte del Policlinico della città, per manifestare contro le aggressioni al personale sanitario. La protesta, voluta dai sindacati, ha coinvolto medici e infermieri ed ha avuto luogo questa stamattina, facendo seguito ai tre casi di aggressione verificatisi, negli ultimi giorni, nell’ospedale della città. Messaggi di solidarietà sono arrivati anche dai colleghi della Campania, un’altra regione che è stata oggetto di episodi di violenza e che ha ospitato un’altra manifestazione, organizzata al Cardarelli di Napoli, per chiedere più tutela e sostegno per il personale sanitario. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

In particolare, è intervenuto il direttore generale della ASL di Nuoro, Paolo Cannas, che ha affermato: “Chiunque accede in un pronto soccorso deve aver rispetto del luogo e di chi ci lavora. Nel pomeriggio, infatti, è stato pubblicato un comunicato stampa dall’ente locale in cui si prende una dura posizione contro quella che è stata definita “un’odiosa piaga”. (Cagliaripad.it)

Siamo passati dalla retorica degli “angeli ed eroi” di pochi anni fa a costringere i medici a sentirsi fortunati se tornano a casa illesi. Quello che sta succedendo in queste settimane, tra medici insultati o minacciati e personale sanitario picchiato, è il segnale di un degrado sociale non indifferente. (The Vision)

«Le aggressioni sono una tematica già affrontata con le sigle sindacali. Sono una delle cause delle dimissioni, di medici che lasciano per andare all'estero e da altre parti: stiamo tentando di sviscerarlo per capirlo. (video.corrieredelveneto.corriere.it)

Medici Roma: "Contro aggressioni creare percorsi separati e sicuri"

Insediatosi ufficialmente con i compiti di prevenire, contrastare e gestire gli atti di violenza. (Puglia Salute)

Centinaia di camici bianchi in piazza per dire basta alle aggressioni e alla violenza in corsia. E se non arriveranno risposte i sindacati sono pronti a «proclamare lo stato di agitazione», fino allo sciopero. (quotidianodipuglia.it)

"Quello delle aggressioni ai medici e in generale agli operatori sanitari è un tema caldo. Quindi per prima cosa occorre creare dei percorsi che siano separati e quindi garantiscono la sicurezza di chi lavora nel nostro Ssn". (Adnkronos)