Gemelli ammaccati. Scholz e Macron al G7, un po' meno grandi fra i grandi (di M. Valensise)

L’impulso e la flemma. L’azzardo e la prudenza. L’Equatore e il Polo nord. Emmanuel Macron e Olaf Scholz. Non c’era bisogno delle elezioni europee per iscrivere il presidente francese e il cancelliere tedesco nell’elenco delle antitesi o per confermare la distanza tra Francia e Germania. Domenica sera, appena registrata l’ampiezza della scossa tellurica dei risultati del voto europeo, con un coup de théâtre Macron ha indetto nuove elezioni legislative per il 30 giugno. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

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– Il Cremlino non si accontenta di avere influenzato la campagna elettorale delle elezioni europee con azioni di infowar e guerra non lineare che si sono susseguite per settimane e hanno influenzato le scelte degli elettori. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Essa deve avere un delegato di ognuno dei Paesi della UE (con la carica di Commissario), ma deve esserci anche un qualche accordo politico fra i partiti che garantisca il consenso. (Antonio Socci)

La Germania con la coda tra le gambe

Ecco il vero rischio insito nella possibile vittoria del Rassemblement National di Marine Le Pen alle elezioni politiche che si terranno a fine mese. Lo stallo francese. (la Repubblica)

Magari avranno ragione loro i vari Dmitry che albergano al Cremlino, da Medvedev a Peskov, quando rimarcano che le elezioni europee hanno dato una brutta botta ai sostenitori di Kiev. Sarà, ma quei toni troppo enfatici, troppo sicuri seguendo lo stile della dezinformatsiya sovietica, sembrano nascondere una delusione. (il Giornale)

Cede l’asse Parigi Berlino, sconfitti alle europee Olaf Scholz e Emmanuel Macron. Il presidente francese gioca a poker e rilancia al buio, scioglie il parlamento, e indice nuove elezioni. O la va o la spacca. (Italia Oggi)