Calafiori amplia la colonia italiana in Inghilterra. Sarà il 4° a vestire la maglia dell'Arsenal

Calafiori amplia la colonia italiana in Inghilterra. Sarà il 4° a vestire la maglia dell'Arsenal L'arrivo imminente di Riccardo Calafiori all'Arsenal amplia la colonia italiana in Premier League. Il difensore in arrivo dal Bologna sarà l'ottavo nel massimo campionato inglese, raggiungendo Jorginho ai Gunners. Non è nemmeno il primo ad essere arrivato in questa finestra di mercato, con Caleb Okoli che si è trasferito in terra d'Albione, precisamente al Leicester, con qualche settimana d'anticipo. (TUTTO mercato WEB)

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Rasferimento e dunque chiudere in maniera definitiva l'affare per il difensore classe 2002, indicato come un obiettivo della Juventus prima che i rossoblù facessero muro alzando la propria richiesta a 50 milioni di euro. (ilBianconero)

Calafiori all’Arsenal – Sono ore decisive per il trasferimento di Riccardo Calafiori dal Bologna all’Arsenal. Il difensore italiano classe 2002 saluterà la nostra Serie A per accettare la ricca corte della Premier League. (FantaMaster)

Non è ancora un giocatore dell’Arsenal, ma Riccardo Calafiori dopo aver conquistato i tifosi italiani a Euro 2024 (insieme a Donnarumma è stato il calciatore che non ha deluso nella spedizione tedesca di Luciano Spalletti) ha conquistato anche quelli dei Gunners. (Corriere della Sera)

Calafiori all'Arsenal, è fatta per 45 milioni più 5 di bonus. Stretta Bologna per Hummels

Calafiori all'Arsenal, ci siamo: domani le visite mediche a Londra (TUTTO mercato WEB)

Video suggerito A cura di Fabrizio Rinelli (Fanpage.it)

Nel giro di pochissime ore Riccardo Calafiori sarà ufficialmente un giocatore dell’Arsenal. Nelle ultime ore c’è stata l’accelerazione fra Bologna e club londinese, con l’ad rossoblù Fenucci che ha lavorato intensamente per dare una svolta alla trattativa (la cessione più alta della storia del Bologna) assieme al team Lucci che ha inciso nel raggiungimento della cifra finale, ovvero 45 milioni di euro più 5 di bonus: i ritardi erano dovuti a questioni burocratiche e al riconoscimento della percentuale sulla rivendita al Basilea (50%, con richieste anche della Roma), ma alla fine tutto è andato a dama come previsto da almeno una settimana. (La Gazzetta dello Sport)