La guerra continua. Hamas trattiene gli ostaggi. “Per Netanyahu è dura”

La guerra continua. Hamas trattiene gli ostaggi. “Per Netanyahu è dura”
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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

– Una morte ‘eccellente’, che però non significa né la fine della guerra, né un più agevole rilascio degli ostaggi. Gli occhi di tutti sono puntati su cosa farà Hamas, ma anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che pure ha riportato una vittoria simbolica importante, si trova in una situazione di difficoltà. Una recrudescenza del conflitto allontana dalla liberazione delle 101 persone ancora in cattività, con la conseguente irritazione di quella parte di opinione pubblica israeliana che vuole la fine del conflitto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altre testate

Un segno di sfida del leader probabilmente già ferito che è stato subito raccolto da Hamas per ricordare a tutti che «è morto da eroe». Potrebbe essere stato un errore la diffusione da parte dell’Idf di quel video che mostra la scena, perché ha offerto un gancio propagandistico all’avversario. (Corriere della Sera)

L’uomo che ha architettato gli attentati del 7 ottobre, ricostruisce un dettagliato report dell’Idf, aveva provato a lasciare il sud della Striscia di Gaza e a raggiungere l’area umanitaria di Al Mawasi. (Il Fatto Quotidiano)

Città del Vaticano All'indomani dell'uccisione del capo di Hamas, Yahya Sinwar, Israele per bocca del premier Benjamin Netanyahu lo comunica con chiarezza: "Il male ha subito un grave colpo, ma la nostra missione non è ancora finita". (Vatican News - Italiano)

Hamas: “La lotta continua, non rilasceremo gli ostaggi”. Iran e alleati: “La morte di Sinwar rafforza la resistenza”

Intanto le armi non si placano, e i morti in un raid israeliano di giovedì sul campo profughi di Jabalya sono saliti a 33. Alcune fonti suggeriscono che il corpo del leader ucciso, portato in Israele, potrebbe essere merce di scambio per il rilascio degli ostaggi. (Sky Tg24 )

Anche in Italia, soprattutto a sinistra, in particolare quella estrema, mentre la sinistra «istituzionale» e gli anti-Israele più chic preferiscono per ora tacere, imbarazzati per quella che si profila come una vittoria militare di Bibi Netanyahu. (il Giornale)

La comunità internazionale, al contrario, vede nell'evento un'opportunità per la pace. (La Stampa)