Alkemy, si dimette tutto il CdA ad eccezione del Presidente, opzioni sul tavolo in vista dell'Assemblea - confermate le anticipazioni del GDI

Alkemy, tutto il Consiglio di Amministrazione è dimissionario, ad eccezione del Presidente. Rimangono due opzioni sul tavolo in vista dell'Assemblea. Alkemy S.p.A. (“Alkemy” o la “Società”), società specializzata nell’evoluzione del modello di business di grandi e medie aziende e quotata su Euronext Milan– segmento STAR di Borsa Italiana (ALK), comunica che un amministratore non esecutivo e non indipendente, Riccardo Lorenzini, e tre amministratrici non esecutive e indipendenti, Ada Villa, Giulia Bianchi Frangipane e Serenella Sala, hanno rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di membro del Consiglio di Amministrazione di Alkemy con effetto dal momento immediatamente precedente l’avvio dei lavori della prossima Assemblea di Alkemy, convocata per il giorno 3 dicembre 2024 su richiesta del socio di controllo Retex S.p. (Il Giornale d'Italia)

La notizia riportata su altri giornali

Ed è proprio Alfredo Mantovano a dare una lettura composta, quasi fatalista, della sentenza con cui la Corte costituzionale ha bocciato alcuni cardini della legge sull’Autonomia differenziata delle Regioni cara alla Lega. (Corriere Roma)

Così, in una dichiarazione, il senatore del Pd Nicola Irto, segretario regionale del partito in Calabria. (LaC news24)

«Le riforme dell’autonomia e del premierato camminano insieme — ha ricordato in sintesi Matteo Salvini a Giorgia Meloni, secondo quanto riferiscono fonti presenti — e non si deve mollare su nessuno dei due fronti». (la Repubblica)

“Il referendum sull’autonomia? Non è detto che salti dopo la sentenza della Corte costituzionale”

– Sulla sentenza della Corte costituzionale sull’autonomia differenziata arrivano anche le parole del ministro della Giustizia Carlo Nordio, che dal forum di Fondazione Iniziativa Europa a Stresa ha sottolineato come vada ad allontanare l’orizzonte di una “soluzione definitiva” in materia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

E' fiducioso Giovanni Guzzetta, professore di diritto costituzionale all'università di Roma Tor Vergata, che da membro del Comitato per l'individuazione dei livelli essenziali di prestazioni (Clep), sulle anticipazioni della sentenza sulla legge Calderoli provenienti da Palazzo della Consulta afferma: "Per quanto riguarda i lep dal punto di vista del lavoro del Clep non cambia nulla, perché noi già stiamo lavorando sulle singole funzioni all'interno delle materie ed il lavoro istruttorio non ha motivo di fermarsi". (Adnkronos)

Michele Emiliano, cos’ha provato quando ha letto il comunicato della Corte costituzionale che svuota la legge sull’autonomia differenziata? (La Repubblica)