Natalità, il pediatra: “Piano Giorgetti importante ma non basta, ecco perché”

(Adnkronos) – “E’ un’iniziativa importante, un bel segnale”, l’idea di agire sulle detrazioni fiscali per far pagare meno tasse a chi fa figli, obiettivo a cui starebbe lavorando il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in vista della Manovra. “Ritengo però sia inefficace per combattere la denatalità”. E’ una misura che non basta secondo il pediatra Italo Farnetani, che interviene sul tema con l’Adnkronos Salute e propone la sua ‘ricetta’ contro l’emergenza culle vuote: puntare su lavoro, scuole, case e servizi. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Ne parlano anche altre testate

Introduzione (Sky Tg24 )

Sui social, da «X» a «Facebook», monta la protesta: per molti single, la proposta del ministro dell’Economia Giorgetti, che vuole abbassare le tasse alle famiglie che hanno almeno due figli riducendo al contempo le detrazioni per i contribuenti che non hanno figli, sa molto «di Ventennio». (La Stampa)

L’ipotesi di aumentare le detrazioni fiscali per chi ha figli, allo studio del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in vista della prossima Manovra, è un’iniziativa che “va nella direzione giusta”, ma da sola non risolverà il problema della denatalità in Italia. (Orizzonte Scuola)

Mancate coperture per 12 miliardi: sgravi a famiglie con figli in alto mare

L’esecutivo è al lavoro sulla Legge di Bilancio e non mancheranno gli aiuti alle famiglie. Il Financial Times ha confrontato il dato italiano relativo agli incentivi alla natalità con quelli degli altri Paesi europei e ha notato come livelli diversi di spesa non producano risultati diversi rispetto al calo drastico delle nascite. (Sky Tg24 )

Proprio per questa ragione, due anni fa, venne introdotto l’assegno unico, un bonus monetario. Un intervento limitato alle sole detrazioni fiscali taglierebbe fuori dai benefici i contribuenti «incapienti», che avendo poche o zero tasse da pagare, non possono scontare nulla. (Corriere della Sera)

Fra ritardi e punti interrogativi, la terza legge del Bilancio del governo Meloni diventa sempre più intricata. Niente sarà definito con il Piano strutturale di bilancio (Psb), che il governo ha annunciato di portare in Consiglio dei ministri martedì 17 settembre e che il parlamento discuterà a ottobre dopo gli ultimi dati Istat. (il manifesto)