La manifestazione degli studenti: "Aule fredde e poca sicurezza. Sempre più episodi di violenza"
’Rovesciamo il governo e liberiamo il Paese’ è lo slogan adottato dalla rete degli studenti in occasione dello sciopero nazionale di ieri nelle piazze delle città italiane con tensioni esplose in particolare a Torino. A Modena manifestazione ’blindata’ con una massiccia presenza delle forze dell’ordine nella zona dell’autostazione, tra l’altro già al centro dell’attenzione dopo i recenti pestaggi ai danni di studenti. (il Resto del Carlino)
La notizia riportata su altri giornali
A quanto si apprende, la manifestazione, a cui hanno partecipato circa quattrocento persone, in violazione delle prescrizioni dell'autorità di pubblica sicurezza ha cambiato il percorso, dirigendosi verso obiettivi come la prefettura, la sede della Rai e la Mole Antonelliana, dove si sono registrati i momenti di maggiore tensione con le forze dell'ordine. (Tiscali Notizie)
Circola un video sui social attribuito al corteo per il «No Meloni Day» di Torino: mostra un poliziotto in tenuta antisommossa che fa uno sgambetto a uno studente, durante dei momenti di tensione. La manifestazione di ieri, 15 novembre, ha fatto discutere per essere stata caratterizzata da slogan e cartelli contro le politiche del governo Meloni. (Open)
Al termine del corteo ‘No Meloni day', partito da Piramide, a Roma, una volta arrivati al Ministero dell’istruzione e del merito gli studenti dei Collettivi Studenteschi Romani hanno lasciato per terra una scritta che recitava: ‘Ministero della guerra’. (Liberoquotidiano.it)
Le mani sporche di sangue sui volti della premier Meloni e i ministri Tajani, Nordio e Piantedosi. E ancora gli scontri con il cordone degli agenti schierato di fronte alla Prefettura: … (La Stampa)
Quindi l'intervento deve essere rapido, efficace. Da parte del governo lo è e lo sarà, però adesso sta alla magistratura dimostrare di essere… (L'HuffPost)
I temi sono gli stessi, ma ieri a Roma i cortei studenteschi hanno sfilato divisi, con l’unico effetto di paralizzare la città. Da una parte il corteo autorizzato con centinaia di giovani, partito da Piramide e diretto al ministero dell’Istruzione. (ilmessaggero.it)