Netanyahu attacca l'Onu mentre continuano i raid israeliani in Libano: più di 700 i morti da lunedì

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Dopo aver definito le Nazioni unite una Palude antisemita, il premier israeliano ha detto che il suo Paese sta vincendo la guerra. Intanto proseguono gli attacchi dell'Idf in Libano dove da lunedì sono morte più di 700 persone PUBBLICITÀ Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato venerdì ai leader mondiali alle Nazioni Unite che il suo Paese sta “vincendo”, affievolendo ulteriormente le speranze di un cessate il fuoco sostenuto a livello internazionale per fermare la violenza. (Euronews Italiano)

La notizia riportata su altre testate

Mentre Netanyahu lasciava il Palazzo di vetro, abbandonando a metà il briefing a cui stava partecipando, per andare a seguire l’attacco, il suo ufficio ha diffuso una foto in cui lo si vede ritratto accanto al suo segretario militare e capo di Stato maggiore, mentre dalla camera del suo hotel a New York approvava l’attacco aereo sul quartier generale di Hezbollah. (il manifesto)

Questi assassini selvaggi vogliono non solo distruggere noi ma anche distruggere la nostra civiltà comune, riportarci all’epoca buia della tirannia e del terrorismo": con queste parole il premier Benjamin Netanyahu ha tratteggiato ieri alle Nazioni Unite le condizioni in cui versa lo Stato ebraico che, in seguito ad una guerra a Gaza ed in Libano che si trascina da un anno, è oggi in condizioni di crescente isolamento. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Netanyahu all'Onu: alcune delegazioni abbandonano la sala quando il premier israeliano inizia a parlare (La Stampa)

Netanyahu, insulti all'Onu fra le proteste: "Siete una palude antisemita". Poi l'inferno di fuoco a Beirut

«Il nostro nemico non vuole distruggere solo noi israeliani ma anche la nostra civiltà e portarci nell'area scura della loro dittatura», ha affermato Netanyahu prendendo la parola. (Italia Oggi)

"È una palude antisemita, una società terrapiattista anti-israeliana" ha detto il premier israeliano; poco prima dell'inizio del suo discorso dal pulpito del meeting internazionale in corso a New York, molti delegati avevano già abbandonato l'aula per protesta, ma al pronunciare di tali parole quasi tutti escono e l'assemblea si svuota. (Il Giornale d'Italia)

Nella Mela si è consumato lo strappo più eclatante e doloroso fra Tel Aviv e gli "alleati", uno sfregio anche per gli Usa che si sono visti sbattere in faccia la porta che, con la Francia di Macron, tentavano di aprire ad una tregua. (Tiscali Notizie)