Netanyahu attacca l'Onu e ordina raid su Beirut

- Benjamin Netanyahu, il primo ministro israeliano, ha scatenato una tempesta di polemiche durante il suo intervento all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Definendo l'Onu una "palude di bile antisemita" e una "società terrapiattista anti-israeliana", Netanyahu ha suscitato reazioni immediate e forti, con alcune delegazioni, tra cui quelle di Turchia e Iran, che hanno abbandonato l'aula in segno di protesta.

Non contento di limitarsi alle parole, Netanyahu ha ordinato un bombardamento senza precedenti su Beirut, direttamente dalla sua stanza d'albergo. L'attacco, mirato a colpire il quartier generale di Hezbollah, ha raso al suolo un intero isolato della capitale libanese, causando danni ingenti e alimentando ulteriormente le tensioni nella regione.

Durante il suo discorso, Netanyahu ha mostrato una mappa del Medio Oriente, evidenziando in verde chiaro i Paesi musulmani, Israele e l'India, attraversati da una freccia rossa che indicava la direzione verso la "Benedizione": pace, commercio e prosperità. Questo gesto, apparentemente simbolico, ha avuto l'effetto di polarizzare ulteriormente l'assemblea, già divisa su molte questioni cruciali.

La retorica incendiaria di Netanyahu e le sue azioni militari hanno sollevato interrogativi sulla capacità della diplomazia internazionale di gestire e risolvere le crisi in Medio Oriente. Mentre Israele continua a dichiarare di voler la pace, le sue azioni sembrano contraddire queste affermazioni, alimentando l'incubo di una nuova Gaza in Libano

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