Attacco a Trump: la “colpa” ovviamente è dell’Ar15…

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Armi e Tiro ESTERI

Era fin troppo facile prevedere come sarebbe andata a finire e infatti, quantomeno tra i commentatori di casa nostra, è andata proprio come preventivato: dall’analisi dell’attacco subito dall’ex presidente statunitense Donald Trump, si è passati molto velocemente al classico ritornello sulla disponibilità indiscriminata di armi negli Stati Uniti e, in particolare, sul fatto che l’Ar15 sarebbe una carabina rigorosamente “da guerra” e con caratteristiche tecniche fantasmagoriche, a metà strada tra il missile nucleare e la portaerei (Armi e Tiro)

Su altre testate

Quadro utile per capire, anche se non vi sono elementi sul perché del gesto violento. Date, orari e indiscrezioni ricostruiscono il «sentiero» della «missione» di Thomas Crooks fino al momento dell’attentato. (Corriere della Sera)

L’attentato a Donald Trump durante un evento elettorale in Pennsylvania ha riportato alla ribalta uno dei temi più dibattuti negli Stati Uniti: l’utilizzo delle armi da fuoco e la loro diffusione nel Paese. (Sky Tg24 )

La retorica bellica dell'estrema destra USA Dopo l'attentato all'ex presidente statunitense Donald Trump di sabato, nelle community online dell'estrema destra americana hanno iniziato a diffondersi appelli alla violenza, annunci di rappresaglie e inviti alla guerra civile. (WIRED Italia)

Cosa non torna nell’attentato a Trump. Ci riproveranno

La premier ha rivolto un messaggio all'italoamericano di origini calabresi morto durante il comizio elettorale a Butler, in Pennsylvania Giorgia Meloni ricorda la vittima dell’attentato a Trump: “Un italoamericano morto da eroe” (Dire)

Evan Vucci è l’autore dello scatto che ha stravolto la campagna presidenziale e cambiato il profilo della democrazia americana. È un premio Pulitzer, lavora per l’Associated Press, al Guardian dice: «Il bello della fotografia è che due persone possono avere reazioni completamente diverse davanti alla stessa immagine». (La Stampa)

I media hanno sottolineato il fatto che l’assassino era registrato come repubblicano (anche se ha fatto donazioni ad organizzazioni di estrema sinistra). È stato dimenticato però che mesi fa i Democratici hanno esortato altri democratici a registrarsi come repubblicani per votare contro Trump alle primarie. (Nicola Porro)