Firenze ricorda l'alluvione del 1966

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Il 4 novembre del 1966, le acque e il fango del fiume Arno invasero Firenze, causando una delle peggiori alluvioni nella storia della città. Oggi, a 58 anni di distanza, la città ha commemorato questo tragico evento con una serie di cerimonie ufficiali. Nel cortile della Dogana di Palazzo Vecchio è stata deposta una corona di alloro in ricordo delle vittime, un gesto simbolico che ha visto la partecipazione della sindaca Sara Funaro e del presidente della Regione, Eugenio Giani.

Durante la mattinata, il vescovo Gherardo Gambelli ha celebrato una messa solenne nella basilica di Santa Croce, luogo simbolo dei danni ingenti subiti dal patrimonio culturale fiorentino, tra cui il celebre Crocifisso di Cimabue, gravemente danneggiato dalle acque. La cerimonia ha rappresentato un momento di riflessione e ricordo per la città, che non ha mai dimenticato il dramma vissuto in quei giorni.

Inoltre, è stato annunciato che i volumi danneggiati dall'alluvione, conservati fino ad ora nel magazzino esterno di Sant'Ambrogio, torneranno finalmente consultabili presso la Sala Manoscritti e Rari della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Questo rappresenta un importante passo avanti per gli studiosi e per la conservazione della memoria storica della città.

La sindaca Funaro, nel suo discorso, ha sottolineato l'importanza di prestare maggiore attenzione alla fase costruttiva e alla manutenzione delle infrastrutture, per prevenire future catastrofi.